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Il tribunale di Taranto
Associazioni 21 Apr 2016

Taranto, gip sospende giornalista per stalking nei confronti di un collega. L'Assostampa Puglia: «L'Ordine valuti provvedimenti»

Il gip del Tribunale di Taranto ha disposto il divieto temporaneo ad esercitare nei confronti di Antonio De Gennaro, direttore della testata online “Corriere del giorno”. Il provvedimento è legato all'ipotesi di reato di stalking nei confronti del collega Cosimo Mazza, caposervizio aggiunto della redazione di Taranto della “Gazzetta del mezzogiorno” e vicepresidente dell'Assostampa di Puglia. «L'Ordine valuti la compatibilità  di tali comportamenti con gli obblighi e con il decoro della professione», commenta il sindacato regionale.

Il gip del Tribunale di Taranto Giuseppe Tommasino ha disposto l’applicazione della misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare la professione di giornalista, per sei mesi, ad Antonio De Gennaro, direttore della testata giornalistica online “Corriere del giorno” edita e pubblicata dalla società “Media company group”, con sede legale a Roma.

Il provvedimento è legato all’ipotesi di reato di stalking nei confronti del giornalista Cosimo Mazza, caposervizio aggiunto della redazione di Taranto della “Gazzetta del mezzogiorno” e vicepresidente dell’Assostampa di Puglia.

Secondo l’accusa, De Gennaro - che risponde anche dell’ipotesi di diffamazione - avrebbe pubblicato «con frequenza settimanale e talvolta giornaliera articoli giornalistici e post dal contenuto diffamatorio» e «prima ancora, inviando a Cosimo Mazza, con l’applicazione WhatsApp, sms dal contenuto molesto, nonché appostandosi di fronte alla sua abitazione» e «parcheggiando appositamente la sua autovettura» sotto l'abitazione «del Mazza, lo molestava, sì da cagionargli - ipotizzano i pm Giovanna Cannarile e Rosalba Lopalco - un perdurante e grave stato di ansia, una condizione di mortificazione personale e professionale, tale da costringerlo ad alterare le proprie abitudini di vita».

De Gennaro nei giorni scorsi aveva annunciato querele nei confronti di Mazza e del sindacato dei giornalisti per aver solidarizzato con i responsabili dell’edizione del “Corriere del Giorno di Puglia e Lucania”, giornale tarantino chiuso il 31 marzo 2014 «per fallimento (liquidazione coatta amministrativa)», che avrebbero utilizzato, sostiene De Gennaro, «un marchio registrato» di sua proprietà.

Sulla vicenda interviene l'Associazione della Stampa di Puglia che, nel prendere atto del provvedimento assunto dal gip presso il tribunale di Taranto nei confronti del signor Antonio De Gennaro, annuncia «di aver conferito mandato ai suoi legali a tutela e sostegno dei suoi dirigenti, vittime ormai da quasi due anni di diffamazione e stalking, per costituirsi parte civile nel futuro processo».

L'Assostampa, nel pieno rispetto dell'autonomia della magistratura, auspica «che sia fatta piena luce, nel più breve tempo possibile, su quanto avvenuto allo scopo di riportare la necessaria serenità nel mondo dell'informazione pugliese, e in quello della provincia di Taranto in particolare, nella speranza che la misura sinora adottata sia rispettata e si riveli concretamente idonea a far cessare l'azione criminosa contestata all'indagato».

Il sindacato dei giornalisti pugliesi coglie quindi l'occasione per «ribadire che l'operazione messa in piedi dal De Gennaro ha come unico obiettivo quello di danneggiare i colleghi del “Corriere del Giorgio di Puglia e Lucania”», quotidiano che ha sospeso le pubblicazioni nel marzo del 2014 e la cui testata è stata messa in vendita dal liquidatore allo scopo di soddisfare almeno in parte i creditori, a partire proprio dagli ex dipendenti.

«Questa vicenda – conclude l’Assostampa – deve anche interrogare l'Ordine dei giornalisti sulla compatibilità di tali comportamenti con gli obblighi e con il decoro della professione, oltre che sull’opportunità di mantenere iscritto nei propri elenchi  chi si fa scudo del tesserino per fare ben altro. In questo caso, parliamo di un signore che ha già alcune condanne passate in giudicato».

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