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Associazioni 21 Dic 2018

Taranto, il prefetto convoca un tavolo di crisi per l'emittente Studio 100

«Mai nel corso degli ultimi 12 mesi l'azienda ha pagato gli stipendi maturati dai suoi dipendenti, e non lo ha fatto nemmeno quando i lavoratori hanno accettato un contratto part-time per ridurre il peso economico a carico dell'editore», contestano Assostampa Puglia e Slc Cgil.

Il prefetto di Taranto, Donato Cafagna, ha convocato per il 3 gennaio alle 10 un tavolo con l'editore, l'Assostampa Puglia, il sindacato Slc Cgil, Comune e Provincia di Taranto per discutere della crisi di Studio 100 tv, emittente di Taranto che copre anche parte della regione Puglia con i suoi servizi e che da tempo non paga gli stipendi al proprio personale. A rivolgersi al prefetto, sono stati proprio Slc Cgil e Assostampa di Puglia.

«Poco più di un anno fa – dicono Slc Cgil e Assostampa – fu proposto alle organizzazioni sindacali la stipula di un accordo per il passaggio in blocco dei dipendenti da Jet srl – società dichiarata fallita lo scorso 30 ottobre dal tribunale di Taranto con sentenza numero 35/2018 – a Mastermedia srl, entrambe amministrate da Gaspare Cardamone, con accollo da parte di Mastermedia srl delle somme dovute da Jet srl nei confronti dei dipendenti a titolo di retribuzioni non versate».

«Non accettammo quel passaggio, e non sottoscrivemmo quell'accordo propostoci – dicono Slc Cgil e Assostampa – perché avevamo dubbi sulla bontà dello stesso e sulle promesse, fatte a noi e ai dipendenti, che la nuova società avrebbe sin da subito avuto una regolarità retributiva, pagando gli stipendi, che ormai era andata smarrita dalla vecchia».

«Spiace constatare, ad un anno di distanza – rilevano Slc Cgil e Assostampa – che i fatti ci hanno drammaticamente dato ragione. Mai nel corso degli ultimi 12 mesi Mastermedia ha pagato gli stipendi regolarmente maturati dai suoi dipendenti, e non lo ha fatto nemmeno quando i dipendenti hanno accettato un contratto part time per ridurre il peso economico a carico dell'editore». (Agi – Taranto, 21 dicembre 2018)

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