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Un momento della commemorazione
Associazioni 02 Mag 2018

Venezia, il presidente Giulietti ricorda Franco Battagliarin

Sindacato e Ordine dei giornalisti del Veneto hanno voluto commemorare, insieme all'Unci, la guardia giurata uccisa il 21 febbraio 1978 ponendo un cesto di fiori dove è esploso l'ordigno che dilaniò il 49enne padre di tre figli in servizio all'ingresso di quella che allora era la sede del Gazzettino.

Era il 21 febbraio del 1978 quando, all'alba, una bomba uccideva Franco Battagliarin, guardia giurata in servizio all’ingresso della sede del Gazzettino, in calle delle Acque a Venezia. Nel quarantennale, il Sindacato e l’Ordine dei giornalisti del Veneto, assieme all’Unione cronisti, hanno voluto ricordare il sacrificio di Battagliarin, ponendo un cesto di fiori dove esplose l’ordigno che dilaniò il 49enne padre di tre figli.

Presenti alla cerimonia il presidente della Federazione nazionale della Stampa italiana, Giuseppe Giulietti; la segretaria regionale di Sgv, Monica Andolfatto; il vicepresidente dell’Unci, Leone Zingales e Leopoldo Pietragnoli, segretario dell’Ordine e cronista del Gazzettino allora in forza alla redazione del quotidiano che fu distrutta dalla deflagrazione.

La vedova e le due figlie di Battagliarin saranno presenti domani (giovedì 3 maggio) nelle Sale Apollinee del teatro La Fenice dove si celebrerà la XI Giornata della Memoria dei giornalisti uccisi da mafie e terrorismo, insieme ad altri familiari di giornalisti uccisi e feriti nell’adempimento della professione.

Interverranno Federica Angeli, Paolo Borrometi e Michele Albanese, cronisti costretti a vivere sotto scorta. Da Venezia un messaggio forte e chiaro per la libertà di stampa e contro le minacce e le intimidazioni ai giornalisti.

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