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Associazioni 03 Lug 2008

Vincenzo Colimoro, Presidente dell'associazione napoletana della Stampa: "Basta con i rinvii della costituzione del Corecom in Campania"

NAPOLI, 2 LUG - "La mancata costituzione del Corecom, dopo due anni circa di rinvii, non può più essere sottaciuta da un organo di rappresentanza di professionisti che operano nel mondo delle comunicazioni e dell'informazione". E' quanto sostiene Vincenzo Colimoro, presidente dell'Associazione napoletana della stampa. Lo fa in una lettera inviata al presidente del Consiglio Regionale della Campania, Sandra Lonardo, e ai presidenti dei Gruppi Consiliari.

NAPOLI, 2 LUG - "La mancata costituzione del Corecom, dopo due anni circa di rinvii, non può più essere sottaciuta da un organo di rappresentanza di professionisti che operano nel mondo delle comunicazioni e dell'informazione". E' quanto sostiene Vincenzo Colimoro, presidente dell'Associazione napoletana della stampa. Lo fa in una lettera inviata al presidente del Consiglio Regionale della Campania, Sandra Lonardo, e ai presidenti dei Gruppi Consiliari.

Colimoro ricorda di aver già "evidenziato, a mezzo stampa e con missive, la necessità di affrontare l'argomento informazione in Campania mediante una specifica legge di sistema e partendo dal dare un assetto conforme alla normativa della L. R. n. 9/02 ad un organismo la cui attività di garanzia, controllo e governo condiziona ed interferisce con la vita di 24 quotidiani stampati, oltre 1000 periodici, 104 tv private, 180 radio private ed oltre 100 quotidiani on line". "Al suo posto - spiega - sopravvive da oltre due anni in regime di prorogatio un organo eletto sette anni fa e soppresso dalla vigente legislazione. Pur rispettoso della sovranità del Consiglio regionale, il sindacato dei giornalisti ritiene che tale condizione di precarietà non fa bene alle prospettive di sviluppo, in termini di lavoro e di impresa, di un settore strategico per le relazioni democratiche e la crescita economica e culturale della nostra regione". "Qualunque sia l'orientamento espresso in materia dalle diverse forze politiche - aggiunge - il sindacato dei giornalisti non vede quali ragioni possano impedire il compimento di un atto dovuto di lealtà verso una legge che detta norme precise per la formazione del citato organismo sia per quanto riguarda i profili di 'competenza ed esperienza' che per quanto concerne i percorsi di selezione dei relativi requisiti". "Non sfugge - sottolinea Colimoro - quanti sospetti possa alimentare l'inerzia di un consesso legislativo, certamente di immagine politica e/o clientelare nei confronti degli stessi componenti dell'organo scaduto, la cui dignità va tutelata e non privilegiata, come potrebbe fare apparire la riottosità verso la applicazione della citata normativa". "Perciò, trattandosi di un organo di garanzia non ci dovrebbero essere riserve speciali e/o corsie preferenziali: un nome vale l'altro purché offra profili di competenza e di indipendenza - conclude - In merito, il sindacato, a nome del quale mi rivolgo, auspica una soluzione rapida per i motivi sopra illustrati e coerenti con i principi di legalità e trasparenza in materia di eleggibilità, così come sono configurati nella citata legge regionale istitutiva del Corecom".

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