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Dibattito Fnsi 20 Dic 2011

Fornero: "L'Inpgi ha problemi di sostenibilità" Il Segretario Fnsi: l'unico 'privilegio' aver tenuto a posto i conti

La cassa di previdenza dei giornalisti ''ha problemi di sostenibilità, come quasi tutte le altre casse professionali'': lo ha detto il ministro del Welfare, Elsa Fornero, parlando nel corso del convegno alla Fnsi per il centenario del contratto giornalistico. Secondo il ministro, le casse dovrebbero guardare non solo agli attuali pensionati ma ''anche a quelli futuri. Nessuno può chiamarsi fuori - ha detto - dal riordino del sistema previdenziale''.

La cassa di previdenza dei giornalisti ''ha problemi di sostenibilità, come quasi tutte le altre casse professionali'': lo ha detto il ministro del Welfare, Elsa Fornero, parlando nel corso del convegno alla Fnsi per il centenario del contratto giornalistico. Secondo il ministro, le casse dovrebbero guardare non solo agli attuali pensionati ma ''anche a quelli futuri. Nessuno può chiamarsi fuori - ha detto - dal riordino del sistema previdenziale''.

PENSIONI: FORNERO, INPGI HA PROBLEMI DI SOSTENIBILITA'
"La cassa di previdenza dei giornalisti ha problemi di sostenibilità come quasi tutte le casse previdenziali". Lo ha affermato il ministro del Lavoro Elsa Fornero nel corso di un intervento alla Fnsi. "Il governo ha il dovere - ha proseguito - che le casse siano amministrate bene soprattutto per garantire i giovani. Si tratta di un compito importante perché nessuno può chiamarsi fuori da un disegno di riordino del sistema previdenziale". Il ministro ha poi ricordato un episodio del passato: "Anni fa chiesi alla cassa dei giornalisti i dati che avevano. La risposta fu: 'no, si tratta di una materia delicata'". (Roma, 20 dicembre - AGI)

MANOVRA: FORNERO CITA POPPER E DRIBBLA GIORNALISTI
Il ministro del Welfare Elsa Fornero cita Popper e dribbla i giornalisti. Questa mattina, intervenendo a un convegno della Fnsi sui cento anni del primo contratto nazionale dei giornalisti, di fronte a una selva di telecamere e di fotografi ha ricordato una frase che disse il filosofo a un gruppo di giornalisti ad un convegno: ''I'm blind, deaf and stupid. Please go away''. (''Sono cieco, sordo e stupido, per favore andate via'', ndr). Al termine del convegno Fornero, per la quale era stato annunciato un incontro con i giornalisti nella sala attigua, è andata via lasciando al presidente del nucleo di valutazione della spesa previdenziale, Alberto Brambilla, il compito di tenere la conferenza stampa. (ROMA, 20 DICEMBRE - ANSA)

LAVORO: FORNERO 'DRIBBLA' GIORNALISTI E DISERTA CONFERENZA STAMPA CHIEDE 'TREGUA' AI FOTOGRAFI CITANDO POPPER
Giornata movimentata per il ministro del lavoro, Elsa Fornero, alle prese con un folto gruppo di giornalisti, operatori e fotografi che la pressavano durante il convegno sulla celebrazione del centenario del primo contratto giornalistico organizzato dall'Fnsi. La temperatura tra governo e sindacati sull'articolo 18 resta, infatti, ancora incandescente e l'attenzione dei media era tutta per il ministro che, dopo aver chiuso un capitolo pesante sulle pensioni, deve ora giocare la sua partita sulla riforma del mercato del lavoro, licenziamenti inclusi.
E dopo aver chiesto "una tregua" ai fotografi che la bersagliavano di scatti ricordando una celebre frase, rivolta proprio alla stampa, di Karl Popper il filosofo austriaco che si spese contro ogni totalitarismo, "sono cieco, sordo e stupido quindi per favore andate via", ha tranquillizzato i giornalisti 'promettendo' la sua presenza in una conferenza stampa già annunciata ieri dal suo ministero e relativa al conto corrente contributivo dell'Inps. E ha proseguito il convegno tornando a difendere la prossima riforma del mercato del lavoro: "ogni società civile ha il compito di creare lavoro con il massimo dello sforzo".
Al termine, dunque, la stampa si è accomodata nella saletta riservata al 'briefing' ma ha atteso invano: nel frattempo il ministro aveva guadagnato la macchina ed era andata via lasciando al presidente del nucleo di valutazione della spesa previdenziale, Alberto Brambilla, il compito di relazione sul 'tema'. (ROMA, 20 DICEMBRE - ADNKRONOS)

 FORNERO;  RIFORMA NON È SOLO SACRIFICI, C'È EQUITÀ
"La riforma delle pensioni non è fatta solo di tagli che impongono sacrifici. Ci sono anche lati positivi, di equità". Lo ha detto il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, in un incontro a Roma alla Fnsi. "Sono convinta dell'equità di questo intervento - ha proseguito - ben sapendo che la perfezione non esiste". Rivolta ai giornalisti, il ministro ha chiesto "aiuto per spiegare la riforma previdenziale. Il vostro lavoro è molto difficile e molto concentrato sul momento mentre il lavoro di un ministro è concentrato nel lungo termine".
Prima della conferenza, di fronte ai numerosi fotografi e operatori tv, la Fornero ha citato il filosofo austriaco Karl Popper che, una volta, di fronte ai giornalisti che gli facevano domande rispose: "I'm blind, deaf and stupid. Please go away (Sono cieco, sordo e stupido. Per favore andate via, ndr)". Di fronte alle repliche degli stessi operatori, il ministro ha risposto: "Ciascuno fa la maestrina o la professorina come vuole".
Al termine dell'intervento era prevista una conferenza stampa del ministro con i giornalisti in un'altra sala. Dopo qualche minuto di attesa, tuttavia, è stato comunicato che la Fornero era andata via e che il confronto si sarebbe tenuto con il presidente del nucleo di valutazione della spesa previdenziale, Alberto Brambilla. (Roma, 20 dicembre - AGI)

GIORNALISTI: FORNERO, PRIVILEGIATI PER VICINANZA AL POTERE
"I giornalisti, svolgono una funzione importantissima, ma hanno goduto di qualche privilegio, probabilmente per la vicinanza al potere politico". Lo ha affermato il ministro del Lavoro Elsa Fornero intervenendo a un convegno organizzato dalla Fnsi. "La competizione – ha proseguito - vale per le categorie che producono beni, vale per l'idraulico, vale per il giornalista. Anche voi state sperimentando la durezza del mondo che non fa sconti a nessuno, ne' ai lavoratori della Fiat né a voi". (Roma, 20 dicembre - AGI)
LAVORO: FORNERO,CATEGORIA GIORNALISTI SI E' AVVALSA PRIVILEGI
La categoria dei giornalisti ''sta sperimentando la durezza di un mondo che non fa sconti a nessuno'', dopo ''essersi avvalsa di privilegi'' anche grazie ''alla vicinanza al potere politico''. Lo ha detto il ministro del Welfare Elsa Fornero parlando al convegno della Fnsi sul centenario del contratto dei giornalisti. ''La competizione – ha detto - vale nei settori produttivi perché le cose possono essere prodotte da noi o da altri, vale per l'idraulico e vale anche per i giornalisti. Questo è un richiamo. Nessuno si può sottrarre''. (ROMA, 20 DICEMBRE – ANSA)

 GIORNALISTI: ORDINE, FORNERO SBAGLIA SU PRIVILEGI CATEGORIA
 ''Le dichiarazioni fatte dal ministro Fornero nella sede della Fnsi sono molto gravi'', dice Enzo Iacopino, presidente nazionale dell'Ordine dei giornalisti.
''Nascono, in tutta evidenza, da informazioni che le vengono fornite da chi nulla sa del lavoro dei giornalisti oggi. Parlare di privilegi guadagnati grazie ad una collusione con la politica, vista come il male assoluto - continua Iacopino in una nota - significa fare affermazioni lontane mille miglia dalla mortificante realtà in cui operano migliaia di giovani che onorano il dovere costituzionale di garantire ai cittadini il diritto all'informazione''.
''L'Odg e gli altri istituti di categoria non si sottrarranno al dovere di fornire al ministro informazioni corrette - conclude Iacopino - così da risparmiarle il rischio di ripetere le cose sbagliate dette oggi''. (ROMA, 20 DICEMBRE -ANSA) Il Segretario Generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Franco Siddi, ha dichiarato:
IL SEGRETARIO FNSI SIDDI CORREGGE IL MINISTRO DEL WELFARE FORNERO: “IL ‘PRIVILEGIO’ DEI GIORNALISTI È QUELLO DI AVERE DA TEMPO I CONTI DELL’INPGI IN REGOLA”
“I giornalisti, in materia di previdenza, hanno un solo “privilegio”: quello di guardare da tempo con attenzione alla sostenibilità dei conti per le future pensioni, ai giovani che sono indietro, precari e con stipendi incerti, a tutte le azioni possibili per rimettere in moto il mercato del lavoro. Lo fanno da tempo ispirandosi alla lezione di un grande statista ed economista liberale, Luigi Einaudi: “conoscere per deliberare”. Proprio facendo tesoro di questa lezione, la Fnsi, nel luglio scorso, con la Fieg, dando un senso compiuto alle previsioni di legge sulle Casse autonome di previdenza, ha stipulato un accordo per la messa in sicurezza dei conti previdenziali dei giornalisti e l’Inpgi, l’Istituto di categoria, ha tempestivamente adottato una opportuna riforma, approvata dal Ministero del Lavoro e dell’Economia. I Ministeri, dai quali su materie cosi delicate, è lecito attendersi una continuità istituzionale, l’hanno giudicata apprezzabile e positiva.
L’emergenza, a volte, non aiuta a trovare il modo di vedere bene come stanno tutte le cose. Capita ai giornalisti nel loro lavoro quotidiano. Oggi, forse, è capitato anche al Ministro Fornero, secondo la quale anche la Cassa dei giornalisti “ha problemi di sostenibilità”. Non è cosi, a meno che il Governo non voglia cambiare completamente i dati di valutazione, come appare da una norma contenuta nella manovra finanziaria che modifica l’asticella degli indici di sostenibilità escludendo i valori patrimoniali. Cosa che non viene chiesta a nessuno, neanche all’ente pubblico che, se solo fosse richiesto di una sostenibilità come quella sollecitata agli istituti privati, dovrebbe dichiarare default.
Ebbene, l’Inpgi con la manovra di luglio ha messo i conti in ordine prospettico, certificato dai Ministeri vigilanti, per 50 anni, aumentando la contribuzione e aumentando l’età pensionabile. Non solo: l’Inpgi continua a pagare ingenti costi di ammortizzatori sociali, esonerando lo Stato.
Sono convinto che l’impegno preso dal Ministro di dedicare ad un apposito incontro l’esame di questa situazione e dei problemi del mercato del lavoro dei giornalisti aiuterà un processo democratico di giusta considerazione di tutte le questioni sociali del settore. Non lasceremo nulla di intentato per dare un senso ancora più compiuto alla lezione einaudiana.
La Fnsi dal canto suo, dopo 100 anni dal primo contratto di lavoro, continuerà ad avere paziente cura dei diritti sociali della categoria, mai scambiabili come privilegi”.

La Federazione Nazionale della Stampa Italiana comunica:
GIUNTA FNSI: GRAVI E SENZA RISCONTRO AFFERMAZIONI MINISTRO FORNERO. FONDAMENTALE CONFRONTO CON PARTI SOCIALI
“La Giunta Esecutiva della Fnsi e la Consulta delle Associazioni Regionali di Stampa respingono l’attacco all’autonomia dell’Inpgi e alla professione, che non vive di privilegi ed è impegnata al contrario a contrastare un lavoro sempre più precario.
L’Istituto di previdenza dei giornalisti – l’Inpgi – ha già messo in atto con il concorso delle parti sociali manovre sulle entrate le prestazioni previdenziali, la valorizzazione del patrimonio e l’efficienza della gestione che consentono una sostenibilità dei propri bilanci e della propria missione anche nel lungo periodo. Per questa ragione risulta sorprendentemente grave l’affermazione del Ministro del Lavoro, professoressa Elsa Fornero, relativa ad una presunta insostenibilità dei conti dell’Inpgi. Affermazione resa pubblicamente e non suffragata da alcun riscontro che contraddice quanto costantemente verificato e certificato dallo stesso ministero del Lavoro i cui rappresentanti siedono nel consiglio di amministrazione dell’Istituto.
La Giunta della Fnsi invita il Governo ad evitare contrapposizioni pregiudiziali e a ripristinare il metodo del confronto con le parti sociali e con gli organismi degli enti previdenziali privati ma vigilati. E’ questa l’unica strada per evitare al Paese costi che non potrebbero essere imputati ad una crisi che investe tutti i settori e i comparti e non risparmia quello dell’informazione”.

GIORNALISTI: CAMPORESE (INPGI), INACCETTABILI PAROLE FORNERO
''E' gravissimo affermare pubblicamente, come ha fatto oggi il ministro, che le Casse di previdenza private, prendendo ad esempio l'Inpgi, non sono in grado di garantire quella solvibilità a lungo termine necessaria per pagare le future pensioni, sostenendo che i patrimoni andranno a scemare''. E' la replica di Andrea Camporese, presidente dell'Inpgi e dell'Adepp (l'associazione degli enti previdenziali privati), alle affermazioni del titolare del Welfare Elsa Fornero.
''Affermazioni - continua Camporese in una nota – che denotano non solo la totale mancanza di conoscenza del settore, ma probabilmente logiche che non corrispondono alla verità ma ad un progetto ben preciso che, per correttezza e coerenza, il ministro dovrebbe rendere pubblico evitando di gettare fango e panico infondato  su 2 milioni di professionisti e lavoratori.
E' inaccettabile che il ministro dichiari che non le sia  stato possibile accedere ai dati sui bilanci. Evidentemente la professoressa Fornero non sa che i bilanci dell'Istituto di previdenza dei giornalisti, da lei accusato, sono pubblicati sul sito dell'Inpgi, dopo essere autorizzati ed approvati da ben 8 organismi di controllo e dallo stesso ministero del Lavoro. Il Ministro forse non è a conoscenza del fatto che l'Inpgi ha recentemente varato una riforma che aumenta i contributi e l'età pensionabile delle donne, garantendo sostenibilità a 50 anni, con un patrimonio sempre crescente a partire dai 2,5 miliardi di euro accantonati''.
''Il ministro Fornero - dice ancora il presidente dell'Inpgi e dell'Adepp - dimentica che le è stato inoltrato, più di un mese fa ed in anteprima, il primo rapporto sulla previdenza privata redatto ed elaborato dal centro studi dell'Adepp: 300 pagine che contengono tutti i dati che le sarebbero stati utili e le avrebbero così evitato di affermare pubblicamente cose false e sulle quali risponderà in tutte le sedi preposte.
Sottolineiamo infine il metodo irrispettoso usato dal ministro Fornero, il quale durante le celebrazione del centenario del primo contratto della Federazione Nazionale della stampa ha rivolto accuse pesantissime e prive di fondamento alle Casse di previdenza, puntando il dito contro la gestione dell'Istituto di previdenza dei giornalisti, avvisando i colleghi di tenersi pronti perche' la mannaia sui privilegi 'ottenuti anche grazie alla benevolenza ed appoggio politico' sarebbe ricaduta anche su loro, non lasciando alcun diritto di replica e disertando la conferenza stampa annunciata. Il ministro - conclude Camporese - ancora una volta non accetta alcun tavolo di confronto, anche se più volte richiesto, rifiuta qualsiasi scambio nel segno del rispetto delle reciproche professionalità, assumendo atteggiamenti che non possono trovare spazio in un Paese fondato sulla democrazia''. (ROMA, 20 DICEMBRE - ANSA)

PENSIONI: CERRATO (CASAGIT), FORNERO DEMAGOGICA SUI CONTI INPGI
Le parole del ministro del Welfare Elsa Fornero sulla situazione dell'Inpgi "dimostrano la volontà demagogica di farci apparire ciò che non siamo e una sostanziale non conoscenza dei fatti. L'Inpgi ha conti in assoluta linea con quanto previsto dalle leggi e una sostenibilità recentemente certificata dai Ministeri del Lavoro e dell'Economia. Una tradizione di coerenza contabile, quella del nostro Istituto di previdenza, facilmente dimostrabile, realizzata senza mai gravare sui conti pubblici per un solo centesimo e con un patrimonio di riserva accumulato da generazioni di giornalisti italiani. Ma forse proprio in quest'ultimo dato risiede il vero problema". Lo dichiara Daniele Cerrato, presidente Casagit, dicendosi "molto preoccupato per contenuti e stile" nell'intervento del ministro oggi al Centenario del primo contratto giornalistico, intervento tenuto nella sede della Fnsi e che "avrebbe dovuto essere un primo momento di interlocuzione seria su temi delicati quali Previdenza e Assistenza: è stata invece una doccia fredda" quelle parole su una 'situazione non sostenibile dei conti dell'Istituto previdenziale dei giornalisti italiani'. Cerrato auspica quindi "al più presto possibile" un incontro "vero" tra i vertici dell'Inpgi e "chiunque, al Ministero del Welfare, comprenda e governi bene la materia.
Comunque da oggi, e qui ringrazio la professoressa Fornero, la nostra categoria avrà modo di dimostrare con quale compattezza sa difendere il compito che la Costituzione le assegna". (Roma, 20 dicembre - AGI)

PUNTOEACAPO(FNSI), DA FORNERO ATTACCO DENIGRATORIO INPGI
"L'attacco odierno del ministro del Welfare Elsa Fornero all'Istituto di previdenza dei giornalisti, l'Inpgi, preoccupa profondamente perché è immotivato, denigratorio, e tenta di colpire una cassa che non percepisce un euro dallo Stato e che ha i conti in ordine". Lo afferma Carlo Chianura, portavoce della componente Fnsi Puntoeacapo. "Sempre se il ministro non è stata informata o consigliata male, sembra di intravedere un pregiudizio sulla esistenza stessa di un istituto che ha appena approvato una riforma dolorosa e coraggiosa sulle pensioni femminili che mette al riparo i suoi conti per i futuri decenni. Speriamo di sbagliare", conclude Chianura. (Roma, 20 dicembre – AGI)

IL PRIVILEGIO DI PAGARCI LE PENSIONI
Stampa Democratica considera una gaffe l’affermazione del ministro Fornero secondo cui i giornalisti godrebbero di “privilegi” in campo previdenziale. Se fossimo privilegiati avremmo pensioni superiori ai contributi versati, coperte almeno in parte a carico della fiscalità generale. Come accade, per intenderci, con i parlamentari e i politici in genere.
Al contrario l’INPGI è vissuto, vive e vivrà esclusivamente con i denari versati dai giornalisti, e da essi soltanto. Anzi, supplisce a funzioni dello Stato quando, nelle crisi aziendali, copre i costi di cassa integrazione e prepensionamenti; quei costi che in tutti gli altri settori sono a carico della collettività.
Se l’errore in cui è incorso il ministro Fornero non nasce da fini propagandistici, i giornalisti potranno far valere in tutte le sedi la positività delle proprie gestioni autonome, e garantire perciò la difesa dell’istituto previdenziale di categoria.
Milano 21 dicembre 2011

Le Organizzazioni Sindacali dei lavoratori dell'INPGI esprimono la più totale solidarietà al Presidente, Andrea Camporese, in relazione alle critiche mosse all'Istituto e all'intero comparto delle Casse di previdenza privatizzate dal Ministro del Lavoro in occasione delle celebrazioni per il centenario del Contratto dei Giornalisti.
Sorprende, in particolare, che le argomentazioni formulate e i toni assunti dal Ministro siano apparsi non pienamente conformi all'esigenza primaria, unanimemente condivisa dal consesso democratico, di affrontare con spirito sereno, trasparente e imparziale il confronto con gli interlocutori Istituzionali e le Parti Sociali su tematiche di così grande rilevanza, come quelle del riordino del sistema previdenziale, nei cui ambito operano lavoratrici e lavoratori che quotidianamente svolgono le proprie attività, oltre che con la necessaria e indispensabile professionalità, anche con particolare impegno e passione, orgogliosamente consapevoli di assolvere un ruolo ed una funzione molto delicati, in quanto destinati ad assicurare alle fasce deboli della popolazione del Paese le nobili e prestigiose tutele del welfare garantite dall'art. 38 della Carta Costituzionale della Repubblica.
Nel dare atto al Presidente Camporese di aver manifestato, sin dall'inizio del proprio mandato, estrema sensibilità nei confronti del personale dell'Istituto -che si è concretamente tradotta nello sviluppo di un moderno metodo di relazioni sindacali improntato a principi di serio e leale dialogo e cooperazione diretta tra chi, pur nel rispetto dei diversi ruoli sociali e delle diverse finalità insite nei mandati ricevuti , declina il valore del confronto non verso la deriva delle sterili e aprioristiche contrapposizioni strategiche funzionali alla coltivazione di interessi particolaristici ma, al contrario, opera sul piano della collaborazione reciproca per l'individuazione dei fattori di comune utilità, realizzando così l'obiettivo di contribuire al migliore funzionamento dell'Ente e alla oculata gestione delle risorse e, quindi, agendo nel superiore interesse degli iscritti ad ottenere prestazioni e servizi sempre più efficienti -si esprime la piena e incondizionata fiducia circa la possibilità che queste capacità e questi metodi di gestione del confronto possano consentirgli di ripristinare immediatamente un clima di corretta e democratica collaborazione con tutti gli interlocutori istituzionali per un esame obiettivo e privo di condizionamenti ideologici delle varie problematiche che interessano l'intero sistema degli enti previdenziali e contribuire, così, a salvaguardare gli interessi della collettività.
CGIL
CISL
UIL
USB
CONFEDIR
CIDA

Le parole del ministro del Lavoro Elsa Fornero, pronunciate ieri nella sede della Fnsi a Roma, sono il frutto di mancata conoscenza della nostra categoria. La professoressa, probabilmente, non sa che oltre il 50% dei giornalisti non ha alcun privilegio ma solo i disagi della precarietà. Lo dicono i dati nazionali e locali: il ministro dovrebbe sapere che in una regione come la Campania l’85% dei giornalisti lavora con contratti atipici o gratis.
Caro ministro, ha affermato che i giornalisti dovrebbero fare sacrifici come gli operai: ma lo sa che migliaia di colleghi sono pagati (se pagati) 3, 5, 10 euro ad articolo e a fine mese non guadagnano nemmeno un terzo del salario di un metalmeccanico? Inoltre ha detto che i conti dell’Inpgi “non sono sostenibili”. Eppure da questi costi non hanno alcun beneficio decine di migliaia di operatori dell’informazione disoccupati e precari.
Caro ministro, forse non sa nemmeno che i giornalisti precari da oltre 2 anni hanno costituito Coordinamenti regionali e condotto una battaglia culminata nella Carta di Firenze varata dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti. Insomma, siamo consapevoli che lei, essendo alla guida deldicastero da poco tempo, non è bene informata. Per noi l’informazione è un bene comune e la libertà di stampa misura la civiltà di un Paese. Oggi questo diritto è pregiudicato da una precarietà cronica e devastante, mentre i privilegi di cui lei parla sono per un numero ristretto.
Per questi motivi le chiediamo un confronto per informarla su come stanno realmente le cose e mettere a sua disposizione la conoscenza di una categoria che, come in tutti i settori del Paese, non conosce più la dignità del lavoro.
Coordinamento giornalisti precari campani
21 dicembre 2011

INPGI: POLEMICA GIORNALISTI MINISTRO DEL LAVORO. IL PRESIDENTE DELL’UCSI, ANDREA MELODIA, INVITA AD ABBASSARE I TONI

Un invito ad abbassare i toni della polemica tra i giornalisti e il ministro del lavoro Fornero viene dal presidente dei giornalisti cattolici italiani Andrea Melodia. E' certo necessario che il ministro acquisisca informazioni corrette sia sullo stato di salute dell'Istituto di previdenza dei giornalisti, sia sul precariato da fame che caratterizza l'accesso al lavoro nella categoria, e bene ha fatto il segretario della FNSI a ricordarglielo. Il ministro verifichi rapidamente come l'INPGI abbia i conti in ordine e l'INPGI eviti di legare le sue sorti agli enti previdenziali privati che fossero in condizioni diverse. Quanto all'accenno del ministro al rapporto privilegiato tra giornalismo e politica, sono ormai molti anni che non ne deriva alcun vantaggio contrattuale per la categoria. Tuttavia indignarsi è fuori luogo soprattutto da parte di chi ha il compito di vigilare sulla deontologia professionale: ci si preoccupi del fatto che oltre il 67% degli italiani giudica i giornalisti "poco indipendenti" (Nono rapporto CENSIS-UCSI sulla comunicazione, 2011), e gli stessi giornalisti professionisti giudicano il sistema dei media italiani "poco autonomo dalla politica" per il 72% degli intervistati e "per nulla" per il 21% (Indagine 2011 UCSI-CARIPLO, di prossima pubblicazione). (21 DICEMBRE 2011 - UCSI)
FRANCO SIDDI: "FORTE DELUSIONE E SCONCERTO
L'INPGI HA I CONTI IN ORDINE MA SERVIVA PIÙ TEMPO" 

L’emergenza dei conti pubblici e delle necessarie azioni di risanamento richiede sforzi enormi, anche per evitare che, nel tentativo di affermare i migliori principi, si realizzino conseguenze negative. E’ il caso - afferma una nota della Fnsi - della norma sulla sostenibilità dei conti della casse privatizzate che rischiano di pagare irragionevolmente costi che non possono essere imputati a loro. Imporre che entro 3 mesi le casse realizzino manovre di sostenibilità a 50 anni, non solo non libera risorse per lo Stato, ma rischia di appesantire proprio l’apparato burocratico statale. In Commissione è stato bocciato l'emendamento che avrebbe ridotto la rigidità di alcune nuove norme sulle casse autonome contenute nel decreto.Lo rende noto Franco Siddi, segretario generale Fnsi, criticando questa decisione.
Siddi parla di "delusione e sconcerto" da questa decisione che può portare - dice- anche "a dubbi e retropensieri gravi". Le misure contenute nel decreto all'esame della Camera prevedono al momento l'obbligo da parte delle casse autonome di dimostrare la solidità di gestione per i prossimi 50 anni. La cassa dei giornalisti- ha detto Siddi - ha i conti in ordine ma sarebbe stato opportuno, così come prevedeva l'emendamento bocciato, poter avere un momento di riflessione in piu in vista dell'applicazione delle nuove norme. "Vorrà dire che porteremo davanti a Palazzo Chigi i giornalisti collocati fuori del lavoro o posti in cassa integrazione" per far capire al governo certe problematiche, ha proseguito il segretario generale. (ROMA 13 DICEMBRE - ANSA)

“IN TRE MESI MANOVRE DI SOSTENIBILITÀ PER CINQUANT’ANNI? L’INPGI È SANO, NESSUNO PENSI DI UTILIZZARE IL SUO PATRIMONIO”
La previdenza autonoma dei giornalisti, quella dell’Inpgi, per esempio, ha messo in atto operazioni preziose e virtuose per la sostenibilità dei conti,  sia con la riforma delle pensioni di anzianità, realizzata con largo anticipo, nella piena valorizzazione della responsabilità dell’autonomia dell’ ente, sia con l’innalzamento dell’età pensionabile delle donne, sia con l’aumento della percentuale contributiva.
Di conseguenza, immaginare oggi ipotesi di nuove manovre da realizzare in tre mesi  per portare il “tempo sostenibile”, da 30 a 50 anni, non appare  ragionevole. L’emendamento presentato in Parlamento, a firma Marinello, Lo Presti e altri, condiviso da settori che coprono tutto l’arco parlamentare,   merita di essere preso in considerazione dal Governo, al quale chiediamo di non arroccarsi  nel rifiuto di una  proposta che non comporta oneri per lo Stato e non incide sui saldi della finanza pubblica. Insistere significherebbe soltanto  minare le legittime e consolidate autonomie degli enti privatizzati.  Su di essi è lecito intervenire, ovviamente, perché siano garantite le prestazioni  e le stabilità di bilancio. La previdenza dei giornalisti oggi è sana ed è perciò opportuno che nessuno, magari nascondendosi  dietro le migliori pie intenzioni, guardi al suo patrimonio per sanare guai pubblici. Roma, 12 dicembre 2011

MANOVRA: INPGI, GOVERNO ACCOLGA EMENDAMENTO SU CASSE PRIVATE
''I gruppi parlamentari in seno alle commissioni Bilancio e Finanze di Camera e Senato hanno dimostrato grande sensibilita' e apertura nel considerare condivisibili e ammissibili le osservazioni avanzate dall'Adepp (l'associazione degli enti previdenziali privati, ndr) e trasfuse nell'emendamento Marinello-Lo Presti ed altri, rispetto all'articolo 24 comma 24 della manovra che presto passera' all'esame dell'aula'': lo dice il presidente dell'Inpgi Andrea Camporese. ''L'assenza di qualsiasi costo a carico dello Stato si aggiunge ad un generale clima di condivisione che auspichiamo trovi l'accoglimento del Governo nel maxiemendamento - aggiunge -. La formulazione dell'emendamento, sui temi della sostenibilita', dell'utilizzo dei patrimoni e della tempistica di applicazione delle nuove norme, conferiscono le massime garanzie agli iscritti alle Casse privatizzate e ai Ministeri Vigilanti''.  (ROMA, 12 DICEMBRE - ANSA)

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