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Sindacale 29 Mar 2006

Dopo la denuncia del Cdr per i tagli ai compensi degli "scriventi" i fotoreporter de La Nazione protestano col comitato di redazione: "E noi che figli siamo?"

I colleghi ricordano di essere stati totalmente ignorati dall'organismo sindacale di testata quando, quasi un anno fa, avevano chiesto il suo aiuto per una serie di gravi problemi riguardanti gli stessi argomenti – Amaro documento del Coordinamento toscano dei giornalisti dell'informazione visiva

I colleghi ricordano di essere stati totalmente ignorati dall'organismo sindacale di testata quando, quasi un anno fa, avevano chiesto il suo aiuto per una serie di gravi problemi riguardanti gli stessi argomenti – Amaro documento del Coordinamento toscano dei giornalisti dell'informazione visiva

Protestano i fotoreporter de La Nazione dopo aver saputo che i Comitati di Redazione de "Il Giorno", "il Resto del Carlino" e "La Nazione" , durante l'assemblea degli stati generali del Sindacato il 17 marzo a Roma, hanno presentato una denuncia ( vedi qui sotto il testo ) contro i gravi tagli dei compensi che "La Poligrafici Editoriale" sta attuando nei confronti dei suoi collaboratori "scriventi". "Più o meno un anno fa avevamo chiesto l'aiuto del Cdr per una situazione altrettanto grave che riguardava noi fotogiornalisti. Per poter avere un incontro avevamo anche inviato per raccomandata una formale richiesta scritta. Non abbiamo mai avuto risposta" ricordano i colleghi fotoreporter de La Nazione, sottolineando comunque di condividere in pieno l'attuale presa di posizione degli organismi sindacali delle tre testate e di essere più che solidali con i colleghi di scrittura colpiti nel portafogli dalle nuove regole della Poligrafici. "Però - aggiungono - e noi che figli siamo? Colleghi di serie zeta? I paria della professione? Gli invisibili?". Sull'argomento è stato diramato oggi anche un documento del Coordinamento toscano dei giornalisti dell'informazione visiva. Con molta amarezza si ricorda l'assoluto silenzio da parte del Cdr de La Nazione alla richiesta di un incontro che era stata inoltrata il 18 maggio 2005. "Le considerazioni alla cosa - ha scritto Maurizio Papucci, coordinatore del Gsgiv toscano - mi invitano a confermare una sempre costante e oramai fossile discriminazione tra chi produce informazione scritta e chi invece attraverso un mezzo visivo". Una realtà, purtroppo, che non si limita, come è stato denunciato ora in Toscana, ai sindacalisti di testata de La Nazione. Il totale disinteresse dei Cdr per i problemi dei fotogiornalisti è un fenomeno così diffuso che se chiedessimo di farci un fischio a chi negli ultimi anni ha mosso anche solo un dito per interventi sindacali concreti in difesa di chi produce l'informazione visiva del suo giornale, ci troveremmo, molto probabilmente, nel silenzio quasi assoluto. Chi non crede sia così, batta pure un colpo. Anzi, ci faccia un fischio. Saremo davvero felicissimi di prenderne nota e , magari, anche di scoprire che ci stiamo sbagliando alla grande.

@fnsisocial

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