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Il giornalista Mario Spezi (Foto: commons.wikimedia.org)
Lutto 09 Set 2016

È morto Mario Spezi, il giornalista delle inchieste sul mostro di Firenze. Il cordoglio di Fnsi e Associazione Stampa Toscana

È morto il collega Mario Spezi, giornalista che ha legato la sua carriera professionale all'inchiesta sul mostro di Firenze, gli otto duplici omicidi avvenuti nelle campagne del capoluogo toscano tra il 1968 e il 1985. Autore di libri ed apprezzato vignettista, Spezi aveva 71 anni. Il cordoglio della Fnsi e dell'Associazione Stampa Toscana.

È morto, all’età di 71 anni, Mario Spezi, giornalista che ha legato la sua carriera professionale all'inchiesta sul “mostro di Firenze”, gli otto duplici omicidi avvenuti nelle campagne del capoluogo toscano tra il 1968 e il 1985.

Nato a Sant'Angelo in Vado (Pesaro-Urbino), la sua carriera si è poi svolta a Firenze, in particolare alla Nazione, come cronista di nera e giudiziaria, occupandosi anche delle pagine culturali. Autore di diversi libri, tra “Dolci colline di sangue”, scritto insieme a Douglas Preston, incentrato sul “mostro”, Spezi è stato anche un apprezzato vignettista.

Da storico cronista delle indagini sul maniaco delle coppiette, al quale ha dedicato più volumi, Spezi si ritrovò anche arrestato, per calunnia e tentato depistaggio, per un'inchiesta collegata a quella vicenda. Era il 7 aprile 2006: Spezi rimase in carcere 23 giorni, venendo poi rimesso in libertà dal tribunale del riesame per insussistenza degli indizi. E anche a quell'esperienza, dalla quale fu completamente scagionato, dedicò un libro, “Inviato in galera. Un giornalista in manette, l'aprile nero della libertà di stampa”.

«Partecipiamo affranti al lutto della famiglia del carissimo collega Mario Spezi», scrivono in una nota Il presidente Sandro Bennucci, il Consiglio direttivo e tutti gli organi dirigenti dell'Associazione Stampa Toscana.

«Mario – prosegue la nota – è stato un giornalista di prima linea, impegnato per decenni in uno dei casi che hanno più sconvolto e appassionato Firenze, la Toscana, l'Italia intera, la vicenda del mostro di Firenze. Paradossalmente, proprio per il suo rigore professionale, Mario Spezi ha conosciuto anche alcune decisioni della giustizia che sono arrivate a pesare direttamente su di lui. Ma il suo rigore professionale e l'attenta ricerca della verità gli hanno fatto ottenere il riconoscimento unanime di grande e scrupoloso cronista. L'Associazione stampa toscana si stringe, in questo momento di dolore, alla moglie Miriam e alla figlia Eleonora, anche a nome di tutti i giornalisti della Toscana».

Alla famiglia, ai tanti colleghi e amici che hanno potuto conoscere e apprezzare Mario Spezi vanno anche il cordoglio e la vicinanza della Fnsi.

@fnsisocial

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