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Fnsi 11 Gen 2005

Editoria: oggi sciopera il "Gazzettino" Per il direttore si tratta di una protesta pretestuosa e inspiegabile

Editoria: oggi scioperail "Gazzettino"Per il direttore si trattadi una protestapretestuosa e inspiegabile

Editoria: oggi sciopera
il "Gazzettino"
Per il direttore si tratta
di una protesta
pretestuosa e inspiegabile

Nuovo sciopero, domani, dei giornalisti del Gazzettino, che non sarà quindi in edicola mercoledì. «E' una decisione - spiega il cdr in una nota - che non abbiamo preso a cuor leggero, ma che riteniamo necessaria nel momento in cui Azienda e Direzione giornalistica mettono in discussione i principi basilari su cui si regge una comunità di lavoro». Per il direttore del quotidiano, Luigi Bacialli, si tratta invece di uno sciopero «pretestuoso e inspiegabile». «Molteplici - argomenta il cdr - le ragioni della protesta: è sempre più insostenibile la situazione di diffuso disagio professionale e umano dei giornalisti derivante da comportamenti e decisioni operative imposti dall'Azienda e dalla Direzione giornalistica, ormai un corpo a sè stante rispetto alle redazioni. Nessuna risposta praticabile viene fornita sull'organizzazione del lavoro e anche sull'ordinaria amministrazione per garantire, ad esempio, un'adeguata situazione logistica e ambientale nelle redazioni». «Si procede a testa bassa - secondo il cdr - senza voler sentire ragioni. Anche perchè Azienda e Direzione sono, invece, assolutamente presenti nell'accanirsi contro i giornalisti, fino a infliggere un grave provvedimento disciplinare contro un giornalista chiamato pretestuosamente al lavoro di domenica per la prima volta in quasi 7 anni, in violazione di precisi accordi. Non crediamo che la logica del conflitto sia produttiva nè persegua l'interesse della Testata. Ma tant'è. Si vuole forse stornare l'attenzione dai problemi reali - si chiede il cdr - nel momento in cui sembra regnare l'incertezza sugli assetti proprietari?». Secondo il direttore del Gazzettino, per lo sciopero «si parla di ricambi di asciugamani e difetti di manutenzione nelle redazioni ma in realtà ci si concentra su un provvedimento disciplinare giusto e legittimo che rientra nei poteri del direttore relativamente ad un grave atto di insubordinazione di un collega che si è rifiutato e si rifiuta, unico caso nella storia del giornalismo, di lavorare una domenica. E' paradossale - conclude Bacialli - il comportamento di una redazione che sciopera in difesa di un collega il quale rifiuta di lavorare la domenica costringendo altri colleghi a lavorare al posto suo». (ANSA).

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