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Fnsi 21 Feb 2003

Fnsi-Anm: giornalisti e magistrati per l’indipendenza dell’informazione e della giustizia

Fnsi-Anm: giornalisti e magistrati per l’indipendenza dell’informazione e della giustizia

Fnsi-Anm:
giornalisti e magistrati
per l’indipendenza
dell’informazione
e della giustizia

L’Associazione Nazionale Magistrati e la Federazione Nazionale della Stampa Italiana comunicano: “L’indipendenza della magistratura e del giornalismo rappresentano valori costituzionali insopprimibili e vanno riaffermati contro ogni attacco e contro ogni tentativo di limitare l’autonomia delle due categorie da qualunque parte provenga. I rischi che corrono nell’attuale fase politica e sociale la giustizia e l’informazione sono stati sottolineati in un incontro tra i massimi esponenti dell’Associazione Nazionale Magistrati e della Federazione Nazionale della Stampa Italiana svoltosi nella sede dell’Anm a Roma. All’incontro hanno partecipato il Presidente dell’Anm, Edmondo Bruti Liberati, Il Vice presidente, Piero Martello, il Segretario Generale, Carlo Fucci, il Vicesegretario Generale, Luisa Napolitano, i componenti della Giunta, Lucio Aschettino, Roberto Carrelli Palombi, Vincenza Maccora, Alfonso Pappalardo; per la Fnsi il Presidente Franco Siddi, il Segretario Generale Paolo Serventi Longhi, i Segretari Generali aggiunti, Luigi Ronsisvalle, Giovanni Rossi, il direttore Giancarlo Tartaglia, il responsabile delle relazioni esterne, Renzo Santelli. I dirigenti dell’Anm hanno sottolineato il grande interesse per la difesa del pluralismo e della libertà dell’informazione che costituiscono elemento essenziale della democrazia come ha ricordato recentemente ed in più occasioni il Capo dello Stato. Allo stesso modo – hanno affermato i rappresentanti del Sindacato dei Giornalisti – il Presidente Ciampi ha difeso l’autonomia della magistratura e la responsabilità dei giudici. I vertici dell’Anm e della Fnsi hanno ribadito le rispettive preoccupazioni per alcune iniziative di legge governative e parlamentari che possono mettere in pericolo una libera amministrazione della giustizia e uno sviluppo plurale del sistema della comunicazione. Nel darsi atto di un profondo reciproco rispetto del ruolo e della funzione delle due categorie, magistratura e giornalismo - è stato detto - devono trovare il necessario equilibrio tra le esigenze della giustizia e della riservatezza delle indagini nella tutela della dignità e della privacy dei cittadini, ed il diritto-dovere dei giornalisti di informare correttamente ricercando con ogni mezzo lecito le informazioni di interesse generale ed esercitando il diritto di critica. La Fnsi ha sottolineato che, in taluni casi, recentemente, iniziative della magistratura relative alla difesa del segreto come perquisizioni domiciliari nei confronti dei giornalisti o nelle redazioni, sequestri di materiale, in un caso addirittura del sistema editoriale di un quotidiano, avvisi di garanzia, hanno rischiato di determinare un clima che può portare ad una riduzione dell’informazione. Ciononostante che il segreto sia spesso violato nell’ambito degli stessi uffici giudiziari. L’Anm, a sua volta, ha rilevato che da parte di alcuni organi di stampa vi sono stati attacchi personali o generalizzati nei confronti della magistratura e tentativi di singoli giornalisti di aggirare il segreto giudiziario in modo non corretto. Una situazione che, mentre in molti casi è possibile una informazione giudiziaria su basi di correttezza reciproca, ha determinato in alcune realtà territoriali casi di conflitto dai quali sono scaturite anche querele per diffamazione di magistrati nei confronti di giornalisti. Iniziative queste che si sono aggiunte ad un sempre maggiore ricorso da parte di cittadini a risarcimenti danni in sede civile e penale che hanno raggiunto dimensioni pecuniarie che, secondo la Fnsi, hanno messo a rischio il diritto di cronaca in alcune sedi. Anm e Fnsi hanno concordato sull’esigenza che sia definita una nuova legge sul tema delle querele per diffamazione a mezzo stampa, che consenta il diritto di critica e di informazione e allo stesso tempo tuteli la dignità dei cittadini, ed hanno manifestato l’impegno ad esaminare con attenzione il testo di disegno di legge unificato in discussione alla Commissione Giustizia della Camera. La Fnsi ha illustrato il contenuto delle proprie osservazioni esprimendo, in particolare, contrarietà ad interventi della magistratura in materia di deontologia professionale dei giornalisti. L’Anm e la Fnsi hanno concordato di approfondire, insieme al Consiglio Superiore della Magistratura, all’Ordine dei Giornalisti ed all’Unione Cronisti Italiani, i diversi aspetti – professionali, deontologici, formativi – relativi al rapporto tra i magistrati ed i giornalisti, in nuovi incontri da realizzare nelle prossime settimane e di aprire un canale di comunicazione costante tra le rappresentanze unitarie delle due categorie.”

@fnsisocial

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