La libertà di informazione, la censura e le pressioni della politica sulla stampa sono state al centro della conferenza "Free European media" che si conclude oggi al centro Solidarnosc di Danzica, in Polonia. Tra gli organizzatori, la Federazione europea dei giornalisti (Efj) e il Consiglio d’Europa. La Fnsi, presente con il segretario aggiunto Anna Del Freo, che è membro del comitato direttivo Efj, ha consegnato ai sindacati dei giornalisti polacchi una dichiarazione solidarietà insieme con la Fape, l’associazione di stampa spagnola. Altrettanto hanno fatto i rappresentanti inglesi e portoghesi.
Un altro documento è stato consegnato dal comitato esecutivo Efj, che ha impegnato la Federazione europea a vegliare sulla situazione polacca dando tutto l'appoggio possibile ai colleghi in difficoltà. In Polonia, infatti, la situazione della stampa è critica dopo che il partito di Governo, il Pis, e il suo leader Jaroslaw Kaczynsky, vero e proprio leader politico ombra del Paese (il capo dello stato attuale è Andrzej Duda) hanno attuato una serie di purghe nella tv e nella radio di stato per allontanare i giornalisti non allineati.
Il comitato direttivo Efj ha visitato la redazione della storica Gazeta Wyborcza, incontrato i giornalisti e diversi esponenti sindacali. Alcuni colleghi hanno espresso la fortissima preoccupazione che dopo gli attacchi della scorsa estate alla magistratura, i giornalisti – anche quelli del comparto privato – diventino il prossimo bersaglio del governo. La situazione è aggravata dal fatto che i sindacati polacchi dei giornalisti sono divisi nel valutare la situazione.
Alla conferenza di Danzica ha preso parte anche Matthew Caruana Galizia, figlio di Daphne, la giornalista uccisa a Malta per le sue inchieste su politica e corruzione. Durante la conferenza di Danzica è stato organizzato anche un flash mob in favore dei giornalisti turchi ancora dietro le sbarre.
PER APPROFONDIRE
Di seguito il documento che Fnsi e Fape hanno consegnato ai colleghi dei sindacati polacchi e la dichiarazione della Efj.