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Sindacale 16 Gen 2012

“Giornalisti precari manovalanza della criminalità” Assostampa e Unione Cronisti Campania: solidarietà e sdegno

L'Assostampa Campania e l'Unione Cronisti Campania esprimono solidarietà e vicinanza, professionale ed umana, al collega Antonio Di Costanzo e a tutta la redazione campana del quotidiano La Repubblica, ingiustamente "accusati di fare del gossip solo perché riportano fatti e notizie evidentemente non gradite. Smentite, richieste di rettifica ed eventualmente querele sono le vie per contestare democraticamente ciò che viene eventualmente pubblicato in maniera scorretta".

L'Assostampa Campania e l'Unione Cronisti Campania esprimono solidarietà e vicinanza, professionale ed umana, al collega Antonio Di Costanzo e a tutta la redazione campana del quotidiano La Repubblica, ingiustamente "accusati di fare del gossip solo perché riportano fatti e notizie evidentemente non gradite. Smentite, richieste di rettifica ed eventualmente querele sono le vie per contestare democraticamente ciò che viene eventualmente pubblicato in maniera scorretta".

"Delegittimare il lavoro dei giornalisti non è certo esempio di pluralismo e democrazia intellettuale. Definire poi i giornalisti precari 'come la manovalanza armata della criminalità organizzata' - com'è stato fatto da un componente dello staff del sindaco in un post sul social network Facebook - è una cosa sulla quale non vale la pena neanche di soffermarsi tanto è assurda ed inqualificabile. Chi l'ha fatto ovviamente dovrà rispondere di ciò che ha scritto nelle sedi opportune".  (NAPOLI, 16 GENNAIO - ANSA) GIORNALISTI: PRECARI CAMPANI, CAMORRISTI? PARLI IL SINDACO
"Una notizia e due furiosi attacchi: il primo ad un giornale e ad un suo stimato collaboratore, il secondo verso l'intera categoria dei precari.
Accade a Napoli, protagonista il sindaco Luigi de Magistris e un componente del suo staff comunicazione". Lo sostiene una nota diffusa dal coordinamento giornalisti precari della Campania.
"Domenica il primo cittadino, via Facebook, ha diffuso una nota in replica ad un articolo pubblicato da Repubblica, articolo che raccontava dell'auto in sosta vietata del primo cittadino durante la visita ad un museo napoletano. La nota vergata dal sindaco legittimamente rispondeva all'articolo. Poi però - si aggiunge - attaccava il lavoro del cronista e addirittura ipotizzava un disegno teso a screditare la sua azione di governo della città (evidentemente qualsiasi pretesto è utile per colpire questa amministrazione). Su questa vicenda, oggi, si è espresso il giornale preso di mira. Al collega autore del pezzo, professionista d'esperienza, va la nostra affettuosa solidarietà e il nostro sostegno".
"Ma non è finita qui: la vicenda, tutta concentrata sui social network, arena di scontro preferita dal primo cittadino napoletano, ha avuto il suo apice in uno sconcertante commento su Facebook, autore uno degli staffisti dell'ufficio comunicazione del sindaco, assunto da Luigi de Magistris all'inizio del suo mandato. Nel commentare la vicenda lo staffista ha così definito pubblicamente i cronisti: '..i precari sono un po' come la manovalanza armata nella criminalità organizzata.. spesso cade su di loro il peso di un problema che solo alla fine inconsapevolmente solo rappresentano. Loro sono intercambiabili, morti o arrestati c'è sempre chi li sostituisce..'", aggiunge la nota.
"Un'affermazione gravissima, della quale chiediamo ora conto al primo cittadino. Accomunare i precari alla manovalanza criminale che deliberatamente sceglie di delinquere e danneggiare il prossimo è un attacco gravissimo contro il quale non possiamo tacere. In un momento storico di grave delegittimazione e tentativo di smantellamento dello stato sociale e dei diritti dei lavoratori, sconcerta che un'affermazione del genere esca dalla tastiera di un personaggio così vicino al sindaco de Magistris e soprattutto fra i responsabili della sua comunicazione". Il Coordinamento giornalisti precari della Campania ribadisce: "i precari non sono camorristi, i precari vanno difesi. Anche quando, da giornalisti, scrivono cose sgradite al potere e ai Palazzi". (NAPOLI, 16 GENNAIO - ANSA) GIORNALISTI: PORTAVOCE SINDACO NAPOLI, RISPETTO PER PRECARI
"In qualità di responsabile dell'ufficio stampa del sindaco voglio rassicurare circa il rispetto da noi riposto verso tutte le giornaliste e tutti i giornalisti, in particolare verso coloro che lavorano nel mondo dell'informazione in condizioni di precarietà" dice Marzia Bonacci, portavoce del sindaco di Napoli, De Magistris, sul profilo facebook del gruppo Coordinamento giornalisti precari della Campania.
"Sono convinta della buona fede del mio collega Alessandro Di Rienzo - aggiunge Bonacci - che non voleva in alcun modo denigrare il lavoro di chi compie questa delicato e prezioso mestiere che si chiama informazione, soprattutto quando questo mestiere assume il volto difficile del precari ato. A quante e a quanti si sono sentite/i offese/i da una frase inopportuna e infelice chiediamo scusa". (NAPOLI, 16 GENNAIO - ANSA) GIORNALISTI: FRASE CONTRO PRECARI , NOTA A PRESIDENTE IACOPINO
Il consigliere dell'esecutivo dell'Ordine nazionale Maria Chiara Aulisio e il presidente della Campania Ottavio Lucarelli hanno inviato una nota al presidente nazionale Enzo Iacopino e all'Ordine del Molise segnalando la frase che un giornalista pubblicista molisano avrebbe scritto su facebook paragonando i giornalisti precari della Campania alla "manovalanza armata nella criminalità organizzata". Il giornalista è componente dello staff del sindaco Luigi de Magistris che "a sua volta domenica, sul profilo di facebook, aveva attaccato il quotidiano Repubblica dopo la pubblicazione della foto dell'auto di servizio parcheggiata in divieto di sosta con relativo articolo del collega Antonio Di Costanzo".
"Nessuna reazione scomposta - commentano Aulisio e Lucarelli - potrà incidere sulla libertà di stampa e sul diritto di cronaca che nella nostra città e nella nostra regione sono espressione di un'altissima qualità dell'informazione da parte dei giornalisti garantiti e dei giornalisti precari". (NAPOLI, 16 GENNAIO - ANSA) GIORNALISTI: IACOPINO, FRASE SU PRECARI QUALIFICA SUO AUTORE
"Le affermazioni del collaboratore del sindaco di Napoli qualificano chi le ha fatte e chi, nell'amministrazione, rimarrà in silenzio e non ne prenderà le distanze in maniera netta. Frasi come queste rappresentano una sorta di semaforo verde proprio per l'evocata criminalità organizzata e le sue azioni che anche a Napoli hanno già visto vittime troppi giornalisti". Così il presidente dell'Ordine dei giornalisti, Enzo Iacopino.
"L'informazione è un diritto dei cittadini. Non basteranno volgarità o irresponsabili e insultanti paragoni a fermare quanti onorano con il loro lavoro quotidiano, spesso oscuro e poco retribuito, il dovere di raccontare a Napoli anche le verità scomode per questo o quello", conclude Iacopino. (NAPOLI, 16 GENNAIO - ANSA) GIORNALISTI: FRASE CONTRO PRECARI ; FALCO,ATTACCO IMPROVVIDO
"L"improvvido attacco ai colleghi "precari " della Campania è l'ennesima dimostrazione della superficialità con la quale si vorrebbe nascondere la verità". E' quanto affermano, in una nota, Mimmo Falco vice presidente dell'Ordine dei Giornalisti della Campania e Salvatore Campitiello, consigliere nazionale dell'Ordine dei Giornalisti e coordinatore regionale di Alternativa Sindacale "Il collega Di Costanzo e la redazione di Napoli della Repubblica, hanno sempre fatto informazione con correttezza e professionalità. Riteniamo di manifestare tutto il nostro disappunto su quanto si è verificato", aggiungono Falco e Campitiello.
"Ribadiamo il nostro convinto sostegno al movimento dei giornalisti precari della Campania, ed ai numerosi colleghi professionisti e pubblicisti che - concludono - svolgono la loro attività in condizioni di forte disagio, senza per questo rinunciare alla loro funzione di sentinelle della libertà". (NAPOLI, 16 GENNAIO - ANSA)

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