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Usigrai 10 Ott 2006

Il presidente del Senato, Franco Marini, nel suo intervento all’apertura del X Congresso nazionale dell'Usigrai ha sottolineato: “Sì a riassetto tv nell'interesse del paese. Azienda resti forte per mantenere la sua missione”

''E' fuor di dubbio che permanga oggi l'esigenza di un riassetto del sistema radiotelevisivo italiano. Non mi spingo nei dettagli perché non mi compete, ma sono fermamente convinto che ogni disegno debba preservare e salvaguardare la possibilità per la Rai di mantenere la sua missione, che non può essere garantita da un'azienda che non sia forte, in grado di reggere la competizione con le leggi del mercato''.

''E' fuor di dubbio che permanga oggi l'esigenza di un riassetto del sistema radiotelevisivo italiano. Non mi spingo nei dettagli perché non mi compete, ma sono fermamente convinto che ogni disegno debba preservare e salvaguardare la possibilità per la Rai di mantenere la sua missione, che non può essere garantita da un'azienda che non sia forte, in grado di reggere la competizione con le leggi del mercato''.

E' quanto ha sottolineato il presidente del Senato, Franco Marini, nel suo intervento di apertura al X Congresso nazionale dell'Usigrai a Montesilvano (Pescara). Marini, in particolare, ha auspicato che ''maggioranza e opposizione sappiano costruire soluzioni che non abbiano di mira l’interesse di uno o di pochi, ma quello dell'intero paese''. Quanto al ruolo di servizio pubblico della Rai, ''queste due parole - ha detto ancora il presidente del Senato - ne connotano l'identità e la missione alla prova di nuove sfide. C'è dentro il pieno dello spirito della Costituzione, l'idea dell'interesse generale, lo sguardo ampio che comprende tutto l'orizzonte sociale e l'obiettivo di compartecipare al progresso civile del paese. Credo che la Rai, nella sua storia - ha concluso - abbia assolto a questa missione''. (ANSA)

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