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Martina Kusnirova e Jan Kuciak (Foto: aktuality.sk)
Internazionale 28 Feb 2018

#JusticeForJan, appello della Fnsi: «Si faccia chiarezza su quanto è avvenuto»

«L'uccisione del giornalista slovacco e della sua fidanzata è di una gravità  estrema, inaccettabile, insostenibile», commenta il responsabile per la legalità  della Fnsi, Michele Albanese che anticipa «momenti di approfondimento sul ruolo dell'informazione europea nel contrasto alle mafie. Usigrai: «La Rai riprenda la sua inchiesta»

«L'uccisione del giornalista slovacco Jan Kuciak e della sua fidanzata Martina Kusnirova, rinvenuti cadaveri nell'abitazione di Velka Maca, a 65 chilometri da Bratislava, è di una gravità estrema, inaccettabile, insostenibile. Un omicidio che si aggiunge a quello di Daphne Caruana Galizia, la collega maltese uccisa in un attentato nell'ottobre 2017. Due giornalisti europei uccisi in pochi mesi. Un segnale inquietante per la libertà di informazione». Lo afferma, in una nota, Michele Albanese, responsabile per la legalità della Fnsi.

«Entrambi – prosegue – si stavano occupando di inchieste sul riciclaggio di danaro di provenienza illecita. Un unico filo che ha segnato inesorabilmente il loro destino. Il primo, Jan, stava lavorando su una truffa riguardante i fondi strutturali dell'Ue che vedeva coinvolti anche presunti esponenti della 'ndrangheta calabrese che operavano in Slovacchia. Elemento, questo, che è al centro di inchieste sia dei magistrati sloveni che italiani. La Federazione Nazionale della Stampa Italiana non può che esprimere tutta la sua preoccupazione per quello che è accaduto e rilanciare ancora una volta l’allarme sulla pericolosità delle mafie in Europa, alle quali le inchieste dell’informazione libera danno fastidio tanto da reagire in maniera violenta».

Un fenomeno, incalza Albanese, «che in Italia conosciamo bene visto il numero dei colleghi ammazzati nel tempo e dei tanti cronisti pesantemente minacciati anche negli ultimi anni. La Fnsi condanna con fermezza quanto accaduto in Slovacchia e si impegna a illuminare anche in Italia i contesti che potrebbero essere contigui con l’omicidio del giovane collega Jan Kuciak e della sua fidanzata. Esistono già contatti tra i colleghi sloveni che si stanno occupando del caso e alcuni giornalisti italiani proprio con l’obiettivo di contribuire a fare luce su quanto è avvenuto. Un lavoro che si sta svolgendo in stretta sinergia con gli inquirenti italiani che seguono le dinamiche della ‘ndrangheta e il suo allarmante dinamismo di interessi in tutta Europa. Contatti che hanno trovato il pieno appoggio della Fnsi, che è anche impegnata a promuovere nel prossimo futuro dei momenti di approfondimento sul ruolo dell'informazione europea nel contrasto alle mafie».

Ferma condanna per l'omicidio di Jan Kuciak e della sua compagna è stata espressa anche dal presidente dell'europarlamento, Antonio Tajani. «Quanto accaduto – ha dichiarato – è un nuovo, inaccettabile, attacco alla libertà di stampa, valore fondante della nostra democrazia, a pochi mesi dal tragico assassinio della giornalista maltese, Daphne Caruana Galizia».

A nome del Parlamento Europeo, Tajani ha aggiunto «voglio affermare con forza che abbiamo tutti il dovere di continuare la sua battaglia per la verità. Non è ammissibile che oggi, nell'Unione europea, un giornalista venga ucciso perché sta svolgendo la sua professione. Come per Daphne Caruana Galizia, non smetteremo di levare la nostra voce, continuando a vigilare affinché tutti i colpevoli vengano assicurati alla giustizia».

E mentre questa mattina al liceo Cavour di Roma, nell'ambito della presentazione del concorso 'Rileggiamo l'articolo 21 della Costituzione' – promosso fra gli altri dalla Federazione della Stampa – il presidente Giuseppe Giulietti ha esortato gli studenti a osservare un minuto di silenzio in memoria delle due vittime slovacche, la Federazione europea dei giornalisti ha annunciato che sarà presente domani, primo marzo, alla veglia silenziosa organizzata a Bruxelles, fuori dall'International Press Centre, dai colleghi e dagli amici di Jan Kuciak and Martina Kusnirova.

#JusticeForJan, Usigrai: «La Rai riprenda e completi la sua inchiesta sulla 'ndrangheta»
«La Rai riprenda l'inchiesta sulla 'ndrangheta del giornalista slovacco Jan Kuciak e la porti a compimento, per svelare le trame a base di criminalità e affari sporchi». Lo chiede, in una nota, l'Esecutivo dell'Usigrai.
«Chi ha ammazzato Kuciak - prosegue - lo ha fatto probabilmente per impedirgli di completare quel reportage. Per questo il miglior modo per onorare la memoria del reporter è proprio quella di dimostrare che nessuno può fermare la verità e la libertà di stampa. Può essere questa l'occasione per istituire il Nucleo di giornalismo investigativo più volte promesso. Intanto ai tg e al giornale radio chiediamo di pubblicare l'ultima inchiesta di Jan Kuciak: a chi uccide per silenziare la verità dobbiamo rispondere con le 1700 firme dei giornalisti Rai sotto quell'articolo».

@fnsisocial

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