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Governo 29 Lug 2010

La manovra finanziaria è legge. Camporese: “Resta netta la contrarietà ai vincoli immobiliari, positiva invece la convocazione dei Ministri Tremonti, Sacconi e Matteoli”

Con la conversione in legge avvenuta oggi la Manovra Finanziaria raggiunge il traguardo. “Rispetto alle preoccupazioni iniziale - afferma il Presidente Andrea Camporese - risultano positivamente cancellati alcuni profili, da interpretare altri, negativamente confermati quelli sui vincoli del patrimonio immobiliare.

Con la conversione in legge avvenuta oggi la Manovra Finanziaria raggiunge il traguardo. “Rispetto alle preoccupazioni iniziale - afferma il Presidente Andrea Camporese - risultano positivamente cancellati alcuni profili, da interpretare altri, negativamente confermati quelli sui vincoli del patrimonio immobiliare.

 La convocazione per l’8 settembre da parte dei Ministri Tremonti, Sacconi e Matteoli giunta oggi nei confronti dei 20 Presidenti di casse privatizzate, e da noi fortemente auspicata, appare un segno importante di apertura al dialogo. In quella sede verificheremo le disponibilita’ sostanziali”.
1 – Riduzione del numero di componenti dei Cda, vincoli ai costi di amministrazione, alla formazione e alle spese generali. Il sistema della previdenza privatizzata e’ stato esplicitamente escluso dal perimetro di queste norme attraverso il maxiemendamento governativo. Si tratta di un risultato positivo anche e soprattutto in termini di riaffermazione del profilo di autonomia degli Enti.
2 – Contenimento della spesa dei dipendenti degli Enti. In questo caso l’esclusione esplicita, pur richiesta ripetutamente, non e’ avvenuta. Appare evidente, dal punto di vista dell’Associazione degli Enti privatizzati, la non applicabilita’ al nostro sistema della norma. La legge di privatizzazione prevede il divieto a ricevere finanziamenti pubblici e a gravare sul bilancio dello stato. Non si comprende come si giustificherebbero tagli forzati ai contratti dei dipendenti degli Enti che avrebbero effetti nulli sul bilancio dello Stato. Si e’ aperta una interlocuzione con i Ministeri vigilanti con l’auspicio di arrivare ad una circolare interpretativa che sancisca la non applicabilita’ all’Inpgi e agli altri 19 Istituti.
3 – Vincoli sul patrimonio immobiliare. Il comma in oggetto e’ stato purtroppo confermato nella sua formulazione originaria che costringe le Casse a richiedere autorizzazioni preventive in caso di acquisto o dismissione di immobili. “Si tratta di una norma inaccettabile e gravemente lesiva della nostra autonomia di Fondazione privata – continua il Presidente Camporese – oltre che di difficilissima applicazione. Insieme agli altri Presidenti, che rappresento in quanto Presidente Adepp, agiremo in tutte le sedi a difesa delle nostre prerogative. Nel frattempo viene annunciata l’apertura di un confronto tecnico con i Ministeri vigilanti sulle norme attuative. In quella sede cercheremo di attenuare al massimo l’impatto dell’articolo”.
4 – Accesso ai trattamenti di pensione di vecchiaia e di anzianità a decorrere dal 1° gennaio 2011. Il dettato normativo prevede che dal 1° gennaio 2011 tutti i lavoratori dipendenti che matureranno i requisiti per la pensione di anzianità e di vecchiaia potranno accedere al pensionamento con un'unica finestra mobile dopo 12 mesi dalla data di maturazione dei requisiti mentre per i lavoratori autonomi (artigiani, agricoltori etc.) la finestra si apre dopo 18 mesi.
Cosa cambia per gli iscritti all’Inpgi? Per le pensioni d’anzianità, il Regolamento INPGI, all’art. 4 comma 3, prevede che siano liquidate in base alle “decorrenze previste per il Fondo pensioni lavoratori dipendenti”. Conseguentemente le nuove finestre, in virtù del richiamo regolamentare, trovano diretta ed immediata applicazione all’Istituto senza necessità di alcuna modifica regolamentare.
Restano confermati, anche per il futuro, i requisiti più favorevoli (57 anni d’età e 35 anni di contribuzione) per accedere alla pensione d’anzianità con gli abbattimenti previsti dal Regolamento Inpgi. Anche in tale ipotesi trova però applicazione diretta ed immediata la nuova normativa sulle finestre (12 mesi dal raggiungimento dei requisiti).
Per la pensione di vecchiaia le finestre non sono attualmente previste dal Regolamento INPGI. Quindi non si configura un’applicazione automatica.
L’Istituto e il suo Consiglio di amministrazione valuteranno i profili tecnici e giuridici, in particolare nel raccordo con le norme Inps sulla totalizzazione. Restano confermate le precedenti normative in materia di finestre per coloro i quali hanno già raggiunto o raggiungeranno, entro il 31 dicembre 2010, i requisiti per la pensione.
E’ utile ricordare che la problematica delle finestre di accesso alla pensione non riguarda i prepensionamenti ex art. 37 L. 416/81 e successive modificazioni in quanto legge speciale, per cui la decorrenza di detti trattamenti resta riferita al mese successivo alla cessazione del rapporto di lavoro. CALDERONE–CAMPORESE: CASSE E ORDINI UNITI PER UN NUOVO WELFARE PER I PROFESSIONISTI
Un obiettivo comune: la creazione di un nuovo welfare per i professionisti. Questo è uno dei temi su cui si sono confrontati Marina Calderone, Presidente del Comitato Unitario per le Professioni, e Andrea Camporese, neo Presidente dell’Associazione degli Enti Previdenziali Privati. Un incontro che ha visto i vertici dei due organismi concordare sulla necessità di collaborare, insieme al Ministero del Lavoro, per approfondire l’impianto generale di un’ipotesi di sistema di assistenza e sostegno ai professionisti italiani.
“Nell’epoca del lavoro discontinuo, del lavoro sottoposto a cicli di mercato, dell’abbassamento delle retribuzioni medie, la tutela di welfare per il lavoro non dipendente deve crescere e deve essere strutturata. Servono però grandi risorse, ha sottolineato Andrea Camporese. Il mondo  della previdenza privata e il mondo rappresentato dal CUP devono individuare dei temi trasversali, come il welfare, e affrontarli insieme.”
Una sfida che Marina Calderone non esita a raccogliere: “la creazione di un nuovo sistema di assistenza per i professionisti è un tema ineludibile, soprattutto pensando alle generazioni che entrano ora nel mercato del lavoro, e alle professioniste. Si devono moltiplicare le occasioni di sinergia e di incontro con il mondo delle Casse, perché dobbiamo dare vita a nuova cultura della previdenza. Per questo il prossimo appuntamento con l’ADEPP sarà a settembre”.
Manovra economica e Riforma degli Ordini gli altri temi affrontati nell’incontro, oltre al confronto su argomenti di attualità professionale. 

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