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Governo 09 Giu 2006

Mastella annuncia la sospensione della riforma del sistema giudiziario L'Unci soddisfatta: "Ma bisogna evitare il blocco delle notizie da parte della magistratura"

La riforma dell'ordinamento giudiziario e' sospesa. Lo ha annunciato Ministro della Giustizia Clemente Mastella uscendo da Palazzo Chigi per recarsi ai funerali del militare ucciso in Iraq Alessandro Pibiri.

La riforma dell'ordinamento giudiziario e' sospesa. Lo ha annunciato Ministro della Giustizia Clemente Mastella uscendo da Palazzo Chigi per recarsi ai funerali del militare ucciso in Iraq Alessandro Pibiri.

"Per quel che mi riguarda abbiamo approvato la moratoria dei decreti attuativi della riforma Castelli - ha spiegato Mastella - Ci e' sembrato l'atto piu' corretto. Non decompone quello che c'e', lo sottopone al giudizio della maggioranza e dell'opposizione. Chi vorra' discuterne con serenita' potra' farlo a partire da quando il disegno di legge approdera' al Parlamento". Il Ministro della Giustizia ha aggiunto che "in questa materia, come ha ricordato anche ieri il Presidente della Repubblica, e' mio dovere tentare di recuperare il massimo di unita' possibile anche con l'opposizione". Mastella ha ammesso che "qualcuno ha insistito per il decreto ma io ho ricordato che noi abbiamo qualche fragilita' al Senato. La via del ddl ci e' sembrata anche la piu' celere. Il decreto non prevede infatti contingentamento dei tempi. La via parlamentare e' invece quella dell'urgenza e speriamo di arrivare al piu' presto alla soluzione che i cittadini auspicano". (Italpress - 9 giugno 2006) (9 giugno) L'Unione Nazionale Cronisti Italiani, informa una nota, ''prende atto con soddisfazione della sospensione temporanea della riforma dell ordinamento giudiziario decisa oggi dal Consiglio dei ministri, riforma che vieta ogni contatto tra giornalisti e magistrati impedendo l'accesso alle notizie di giudiziaria e la loro verifica nella fase dell'indagine preliminare''. Il comunicato aggiunge che tuttavia ''l'UNCI alla luce dei gravi e irreversibili rischi di imbavagliamento dell informazione contenuti nella legge, firmata dall ex Guardasigilli Roberto Castelli, invita il Parlamento a procedere nel frattempo alla revisione integrale delle norme riguardanti i rapporti tra magistratura e stampa. Tale riforma impedisce esplicitamente e tassativamente ogni contatto tra giornalisti e magistrati pena l avvio obbligatorio di azioni disciplinari davanti al Csm - limitando la circolazione dell 'informazione giudiziaria alle 'veline' rilasciate dal capo della Procura''. La nota dell' Unci sottolinea che ''corollario inevitabile a un siffatto testo di legge sarebbe l allontanamento 'per editto' dei cronisti dagli uffici giudiziari, e quindi l impossibilita' di fornire un informazione circostanziata, equilibrata e svincolata da meri interessi di parte (Procuratore e forze dell ordine da un lato, avvocati dall altro).

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