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Nomine Rai, Usigrai Fnsi e Odg: «Dalla 'rivoluzione' al 'tutto come previsto'»
Servizio pubblico 27 Lug 2018

Nomine Rai, Usigrai Fnsi e Odg: «Dalla 'rivoluzione' al 'tutto come previsto'»

Marcello Foa e Fabrizio Salini, quest'ultimo indicato come amministratore delegato, sono i componenti governativi in Cda. «Dopo la sceneggiata dei casting, tutto si conclude con l'ad previsto da settimane», commentano sindacato e Ordine, che a Di Maio dicono: «Porti rispetto nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori della Rai: altro che 'parassiti e raccomandati'».

«Dalla 'rivoluzione' al 'tutto come previsto'. Dopo la sceneggiata dei casting, tutto si conclude con l'ad previsto da settimane. La rivoluzione può attendere: per ora in scena solo il vecchio rito di spartizione partitocratica». Esecutivo Usigrai, Federazione nazionale della Stampa italiana e Ordine dei giornalisti commentano così le nomine in Cda Rai di Marcello Foa e Fabrizio Salini, quest'ultimo indicato come amministratore delegato, da parte del Consiglio dei ministri.

«Un motivo in più – proseguono sindacato e Ordine – per dire a uno dei protagonisti, il vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio, di cominciare con il portare rispetto nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori della Rai: altro che 'parassiti e raccomandati', in Rai lavorano professionisti che garantiscono ancora oggi al Servizio Pubblico, nonostante il cappio dei partiti e dei governi, di essere la prima azienda radiotelevisiva italiana».

Quasi chiuse, dunque, le operazioni di rinnovo dei vertici dell'azienda concessionaria del servizio pubblico, restando ora da compiere solo il passaggio che prevede il voto in commissione di Vigilanza per il conferimento della carica di presidente.

Proprio sul tema della presidenza, l'Usigrai denuncia: «Siamo di fronte a una palese violazione della legge: il governo non ha alcun titolo per indicare il Presidente della Rai. A differenza della Gasparri, la Legge Renzi (art.2 comma 5) non assegna al governo alcun ruolo nella scelta del Presidente. La scelta compete esclusivamente al Consiglio di Amministrazione, che può indicare uno qualunque dei suoi 7 componenti, e alla Commissione di Vigilanza che deve ratificare».

Da qui la richiesta «ai Consiglieri di Amministrazione e ai Commissari di Vigilanza una presa di posizione netta contro questa invasione di campo in violazione della legge e delle loro prerogative, riaffermando la loro autonomia di scelta» e «ai Presidenti delle Camere, alle Autorità di controllo un intervento per imporre il rispetto della legge».

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