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Il giornalista Paolo Borrometi
Minacce 01 Feb 2018

Nuovo processo a presunti autori di minacce a Paolo Borrometi. Fnsi, Assostampa Sicilia e Odg parti civili

«I colleghi non sono soli: ogni qualvolta qualcuno tenterà  di intimidire, in qualunque modo, un cronista deve sapere che tutta la categoria si schiererà  dalla parte del diritto-dovere di informare», commentano i rappresentanti dei giornalisti.

Il capomafia siracusano Salvatore Giuliano e il figlio Gabriele sono stati rinviati a giudizio dal Tribunale di Catania per la tentata violenza privata e le minacce di morte, aggravate dal metodo mafioso e dall'appartenenza al clan, nei confronti dei giornalista Paolo Borrometi.

Salvatore Giuliano, già condannato per svariati reati e per mafia in qualità di capo dell'omonimo clan, aveva più volte minacciato di morte Borrometi a seguito di alcuni suoi articoli d'inchiesta.

Parti civili sono stati ammessi, oltre al giornalista, anche la Federazione Nazionale della Stampa italiana, l'Associazione Siciliana della Stampa e l'Ordine nazionale dei Giornalisti.

«Ancora una volta i rappresentanti dei giornalisti italiani saranno al fianco di un collega che con il suo lavoro ha contribuito a illuminare le periferie del malaffare. I colleghi non sono soli: ogni qualvolta qualcuno tenterà di intimidire, in qualunque modo, un cronista deve sapere che tutta la categoria si schiererà dalla parte del diritto-dovere di informare», commentano Fnsi, Assostampa Siciliana e Ordine.

La prima udienza è fissata per il 12 novembre. Per Borrometi si tratta del settimo processo nel quale sarà chiamato a testimoniare.

@fnsisocial

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