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Proteste fuori dal tribunale di Istanbul (Foto:” @globalfreemedia)
Internazionale 31 Ott 2017

Processo Cumhuriyet, restano in carcere i giornalisti in detenzione preventiva da un anno

La 27esima Corte Penale di Istanbul ha deciso la conferma della misura cautelare per il direttore Murat Sabuncu, per il componente del Cda Akin Atalay e per i giornalisti Ahmet Sik e Emre Iper. Prossime udienze il 25 e 26 dicembre.

È ripreso a Istanbul il processo ai lavoratori del giornale di opposizione Cumhuriyet accusati a vario titolo di 'attività terroristiche'. Gli imputati sono in tutto 17, tra dirigenti, avvocati e giornalisti del quotidiano rimasto una delle poche voci libere del Paese all'indomani del fallito golpe del 15 luglio 2016. Rischiano fino a 43 anni di prigione.

Dopo le prime udienze, al termine delle quali è stata revocata la misura del carcere preventivo ad alcuni degli imputati, restano ancora dietro le sbarre il direttore Murat Sabuncu, il componente del Cda Akin Atalay e i giornalisti Ahmet Sik e Emre Iper.

Come in occasione delle precedenti udienze, numerosi sostenitori di Cumhuriyet si sono riuniti davanti al tribunale di Caglayan per reclamare giustizia. Con loro anche gli osservatori internazionali delle associazioni che dall'inizio del processo stanno sostenendo i colleghi turchi.

Sempre oggi, martedì 31 ottobre, è ricominciato anche il processo alla scrittrice Asli Erdogan, accusata di "propaganda terroristica" per i suoi presunti legami con il Pkk e per i suoi articoli pubblicati su Ozgur Gundem, giornale filo-curdo chiuso su ordine del tribunale il 16 agosto 2016.

In questo caso, i giudici della 23esima Corte Penale hanno ordinato la scarcerazione degli ultimi due imputati ancora in prigione.

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