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Governo 29 Apr 2013

Siddi: ora azioni concrete del Presidente su welfare Tutto ciò indispensabile per editoria e lavoro giornalistico

“Le parole del nuovo Presidente del Consiglio alimentano speranze in materia di rivisitazione del welfare, per il quale ha delineato una visione di carattere attivo e universalistico. Non avendo indicato però coperture finanziarie e elementi di dettaglio, su questo punto il Governo sarà giudicato, dal Sindacato dei giornalisti, sui fatti. Non c’è settore del mondo del lavoro e dell’industria che non abbia da misurarsi sulla pesantezza della crisi e sulla necessità di protezione sociale e del lavoro.

“Le parole del nuovo Presidente del Consiglio alimentano speranze in materia di rivisitazione del welfare, per il quale ha delineato una visione di carattere attivo e universalistico. Non avendo indicato però coperture finanziarie e elementi di dettaglio, su questo punto il Governo sarà giudicato, dal Sindacato dei giornalisti, sui fatti. Non c’è settore del mondo del lavoro e dell’industria che non abbia da misurarsi sulla pesantezza della crisi e sulla necessità di protezione sociale e del lavoro.

Per l’editoria e per il giornalismo, che sono dentro questa crisi con elementi di acutezza mai visti prima, si tratta di vedere se il Governo vuole assumere finalmente questo mondo in tutte le sue componenti come strategico per la qualità della vita democratica e pe il suo sviluppo. Sarà così se alcune ipotesi delineate dal Presidente Letta, come gli ammortizzatori sociali anche per i precari, gli incentivi al pensionamento graduale con lavoro part- time misto a quote pensione per favorire nuovo lavoro per le nuove generazioni, la valorizzazione del lavoro autonomo e delle libere professioni, avranno conseguenze coerenti nelle scelte e nell’azione del Governo. Per l’editoria e per il giornalismo significa intervenire con coraggio e responsabilità, sapendo che in gioco ci sono condizioni universali di lavoro e di impresa. Il linguaggio della verità a cui si ispira il Presidente impone, infatti, di prendere atto della realtà di un mondo, quello dell’editoria e della professione, che è nelle stesse condizioni di crisi e precarietà (e oggi con meno supporti sociali) di tutti gli altri. Servono azioni salva sistema per l’editoria e per il lavoro del settore nell’ambito di una vera politica di ripresa per l’industria e per l’occupazione. Giornali e giornalisti seguiranno e valuteranno l’attività del Governo secondo etica professionale e con spirito rappresentativo del pluralismo delle voci. Il Sindacato dei giornalisti,  come parte espressiva di un corpo sociale, lo valuterà in piena autonomia e libertà di giudizio sulla base della disponibilità al confronto e all’ascolto sociale e delle azioni concrete.”

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