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La vicepresidente della giunta regionale toscana Monica Barni
Associazioni 02 Mag 2017

Toscana, Assostampa e Regione insieme contro le querele temerarie e i bavagli alla stampa

Incontro a Firenze tra i rappresentanti del sindacato dei giornalisti e la vicepresidente della Regione Toscana, Monica Barni. Ribadita, con l'occasione, la richiesta di applicare pienamente le normative per un'amministrazione trasparente e per il libero accesso all'informazione.

Solidarietà a tutti i giornalisti e agli operatori dei media che, per l'esercizio della loro professione, sono finiti in carcere o stanno subendo minacce e intimidazioni. In Turchia come in tutto il mondo. È questo il messaggio lanciato questa mattina da Palazzo Strozzi Sacrati, a Firenze, in occasione dell'incontro tra una delegazione dell'Associazione Stampa Toscana e Monica Barni, vicepresidente della Regione Toscana, con delega anche alla promozione dei diritti umani.

L'incontro si è tenuto su proposta del sindacato regionale dei giornalisti, nel giorno in cui la Federazione nazionale della stampa italiana ha dato appuntamento a Roma per un sit-in di protesta contro il governo della Turchia, Paese nelle cui carceri attualmente sono detenuti oltre 150 giornalisti, e in vista della giornata del 3 maggio, dedicata, in tutto il mondo, alla libertà di stampa.

A guidare la delegazione dell'Associazione Stampa Toscana è stato il presidente, Sandro Bennucci, accompagnato dalla vicepresidente, Paola Fichera, e dalla segretaria, Lucia Aterini. «Le istituzioni toscane – ha sottolineato la vicepresidente Barni – non possono che essere al fianco dei giornalisti italiani e di tutto il mondo nella loro mobilitazione per i loro colleghi turchi così come di chiunque e per qualunque motivo abbia perso la sua libertà per motivi legati alla libertà di opinione e di manifestazione del pensiero. Non è e non può essere solo una battaglia dei giornalisti e non è una battaglia che riguarda solo Paesi lontani. Il diritto alla verità va difeso ovunque e solo una informazione libera e indipendente ce lo può garantire, soprattutto in tempi in cui, tristemente, dilagano post-verità e fake news. Dalla Toscana, regione che storicamente è stata protagonista nelle battaglie per i diritti umani, parte un forte appello per la liberazione di tutti i giornalisti e i perseguitati per il loro impegno di verità».

«Un impegno – ha sottolineato Bennucci, a nome dell'Ast ma portando anche il saluto del segretario Fnsi Raffaele Lorusso – che non può non guardare con attenzione anche a tutto ciò che accade in Italia, Paese che, pur in una realtà completamente diversa dalla Turchia, si attesta sempre a un desolante cinquantaduesimo posto nelle graduatorie mondiali sulla libertà di stampa. Alle istituzioni chiediamo un impegno concreto contro le querele temerarie, in una situazione in cui la querela è spesso utilizzata come arma di pressione contro il diritto di cronaca e i giornalisti meno tutelati. Allo stesso modo chiediamo che siano pienamente applicate le normative per un'amministrazione trasparente e per il libero accesso all'informazione».

@fnsisocial

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