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Osservatorio sui media 01 Ago 2005

Germania, il terremoto della pubblicità occulta travolge la tv

Una fiction fa impazzire la Germania. E non solo per il grande successo di pubblico che la serie Marienhof riscuote ormai da tredici anni a questa parte, ma perché la serie stessa, oltre a mostrare le storie delle famiglie che abitano un ipotetico quartiere di Colonia (Marienhof, appunto) si è infine rivelata anche un vero e proprio contenitore di pubblicità occulta.

Una fiction fa impazzire la Germania. E non solo per il grande successo di pubblico che la serie Marienhof riscuote ormai da tredici anni a questa parte, ma perché la serie stessa, oltre a mostrare le storie delle famiglie che abitano un ipotetico quartiere di Colonia (Marienhof, appunto) si è infine rivelata anche un vero e proprio contenitore di pubblicità occulta.

(Astro9colonne) - Berlino, 1 ago - Una fiction fa impazzire la Germania. E non solo per il grande successo di pubblico che la serie Marienhof riscuote ormai da tredici anni a questa parte, ma perché la serie stessa, oltre a mostrare le storie delle famiglie che abitano un ipotetico quartiere di Colonia (Marienhof, appunto) si è infine rivelata anche un vero e proprio contenitore di pubblicità occulta. La fiction, in onda ogni giorno dal 1992 su Ard, il primo canale della tv di stato tedesca, è stata oggetto di una ricerca da parte dell’Epd (Evangelischer Pressedienst), agenzia di stampa di ispirazione cattolica specializzata nelle indagini sul mondo dei media, che ha scoperto come la casa di produzione della fiction, la Bavaria Film, per anni avesse affidato a due agenzie di Monaco di Baviera l’acquisizione di pubblicità da inserire successivamente in maniera “galeotta” all’interno delle riprese della fiction, a volte addirittura sotto forma di dialoghi nel copione. Insomma, uno scenario da “Truman Show”, che non ha mancato di provocare un terremoto nel mondo della tv tedesca. Il mea culpa da parte della Bavaria Film, che appartiene per due terzi alla stessa Ard, è arrivato da Thilo Kleine, dirigente della casa di produzione: “La responsabilità è tutta nostra”, ha dichiarato nei giorni scorsi prima di essere sollevato dall’incarico dal Cda. Kleine non ha specificato tuttavia a quanto ammonta la somma illegalmente incassata in dieci anni di “product placement”: secondo la Epd, la cifra che la “H+S” e “Kultur und Werbung”, le agenzie pubblicitarie che agivano su incarico della Bavaria, chiedevano ai clienti per una pubblicità occulta in dieci puntate di Marienhof si sarebbe aggirata attorno ai 175 mila euro. Il punto più alto, o più basso a seconda dei punti di vista, della pubblicità occulta nella serie in questione è stato raggiunto nell’estate del 2003, quando il logo dell’agenzia di viaggi L’tur, specializzata in vacanze last-minute, è apparso consecutivamente per dieci settimane di trasmissione, in tutto 31 episodi, mentre i personaggi della serie facevano più volte riferimento al concetto di “prenotazioni last minute” all’interno dei dialoghi. In totale, è stato calcolato, sono 117 gli episodi della serie dove appare della pubblicità occulta, che hanno portato nelle casse della Bavaria Film la bellezza di un milione e 476 mila euro di incassi illegali. Ma sul banco degli imputati non c’è solo Marienhof: anche all’interno della fiction ospedaliera “In aller Freundschaft” (“In tutta amicizia”), sempre trasmessa dalla Ard, sono stati segnalati tra il 2002 e il 2003 almeno dieci casi di pubblicità occulta di prodotti farmaceutici. E probabilmente non è un caso che la serie sia stata prodotta dalla Saxonia, una casa di produzione che nasce come filiale della Bavaria. Dall’Ard hanno fatto sapere che d’ora in poi si vigilerà attentamente sulla presenza di eventuali contenuti pubblicitari all’interno delle fiction: l’emittente ha inoltre dato vita a una revisione globale dei programmi in archivio, promettendo che sarà tagliata ogni scena sospetta prima che il programma venga trasmesso nuovamente. Il direttore della programmazione della tv statale, Günter Struve, ha spiegato che inoltre nei contratti con le case di produzione d’ora in poi sarà inserita una speciale clausola contro il “product placement”, e che in caso di mancato rispetto della regola saranno applicate sanzioni severe. Danneggiata dall’affaire si è vista anche la concessionaria pubblicitaria dell’Ard – l’Ard Werbung -, che dal 1992 ha venduto gli spazi pubblicitari all’interno di Marienhof ad aziende che ora potrebbero sentirsi danneggiate dalla concorrenza occulta fuori dagli spazi canonici. Le prove del decennale “traffico occulto” sono emerse all’inizio di luglio, quando sono state rese pubbliche delle e-mail nelle quali gli sceneggiatori della serie si accordavano con i clienti sui testi da inserire nei copioni. Successivamente lo scandalo si è allargato anche alle trasmissioni sportive: si è scoperto ad esempio che agli ospiti dello show “Le star dell’atletica leggera con Jörg Pilawa” veniva imposto di indossare abiti di una nota marca di abbigliamento.

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