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Associazioni 23 Feb 2007

La Poligrafici Editoriale "assolda" tra gli stagisti un giornalista professionista

L’ultima trovata degli editori, in questo caso la Poligrafici Editoriale, è la formazione infinita: non basta più aver conseguito una laurea, frequentato una scuola di giornalismo riconosciuta dall’Ordine (in questo caso quella di Perugia) e superato l’esame di Stato necessario per ottenere l’iscrizione all’elenco dei professionisti dell’Ordine dei Giornalisti, per poter finalmente essere assunti, occorre ancora un periodo ulteriore di formazione senza stipendio e senza garanzie di alcun tipo.

L’ultima trovata degli editori, in questo caso la Poligrafici Editoriale, è la formazione infinita: non basta più aver conseguito una laurea, frequentato una scuola di giornalismo riconosciuta dall’Ordine (in questo caso quella di Perugia) e superato l’esame di Stato necessario per ottenere l’iscrizione all’elenco dei professionisti dell’Ordine dei Giornalisti, per poter finalmente essere assunti, occorre ancora un periodo ulteriore di formazione senza stipendio e senza garanzie di alcun tipo.

E’ quanto capita alla redazione di Ancona de il Resto del Carlino dove da qualche giorno ha fatto il suo ingresso per un periodo di formazione un collega giornalista professionista inviato dal Centro dell’impiego della provincia di Ancona. Si tratta di una clamorosa sconfessione della legge istitutiva dell’Ordine dei Giornalisti che fissa invece il principio del superamento dell’esame di Stato quale requisito necessario e sufficiente per poter svolgere la professione di giornalista senza alcuna ulteriore fase formativa e di un tentativo di applicare surrettiziamente una parte della piattaforma della Fieg per il rinnovo contrattuale, mentre da due anni i giornalisti italiani sono senza contratto di lavoro proprio per l’incomprensibile posizione di chiusura degli editori che non accettano nemmeno di sedersi al tavolo della trattativa. Da tempo, per altro, il sindacato dei giornalisti denuncia l’uso improprio degli stagisti nelle redazioni, troppo spesso chiamati a sostituire redattori in ferie o in malattia. Il Cdr de il Resto del Carlino, l’Associazione Stampa dell’Emilia Romagna e il Sindacato dei Giornalisti Marchigiani, d’intesa con la Federazione Nazionale della Stampa Italiana, vigileranno perché questo collega possa fare questa ulteriore, ma inutile esperienza senza che venga utilizzato al di là di quanto è consentito e chiederanno il necessario controllo da parte dell’Inpgi. Inoltre chiedono all’Ordine dei Giornalisti delle Marche di intervenire presso la Provincia di Ancona per verificare che sia stata rispettata la legge istitutiva dell’Ordine.

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