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Censura 26 Giu 2013

Misure restrittive per informazione: intervenga Cancellieri

All’alba di venerdì 13 gennaio 2012 gli schermi Tv e Internet di tutto il mondo si sono riempiti delle immagini della Costa Crociera reclinata sul fianco destro sul basso fondale della Punta Gabbianera e semi sommersa a pochi metri dal porto dell’isola del Giglio. Alle 21,42 precedenti l’enorme nave da crociera condotta dal comandante Giovanni Schettino, che trasportava 4.229 persone, aveva impattato in velocità con gli scogli delle Scole davanti al litorale dell’isola.

All’alba di venerdì 13 gennaio 2012 gli schermi Tv e Internet di tutto il mondo si sono riempiti delle immagini della Costa Crociera reclinata sul fianco destro sul basso fondale della Punta Gabbianera e semi sommersa a pochi metri dal porto dell’isola del Giglio. Alle 21,42 precedenti l’enorme nave da crociera condotta dal comandante Giovanni Schettino, che trasportava 4.229 persone, aveva impattato in velocità con gli scogli delle Scole davanti al litorale dell’isola.

Il giorno dopo notizie e immagini del naufragio sono comparsi su tutti i mezzi di informazione internazionali: l’eco è stata enorme, per le dimensioni della nave, il numero degli imbarcati, l’apparente assurdità dell’incidente, sembrerebbe dovuto alla abitudine di salutare gli abitanti dei litorali con la “inchinata”, cioè l’inclinazione della nave, il clamoroso battibecco ‘in diretta’ tra il Capitano di Fregata Gregorio de Falco della capitaneria di Livorno e Schettino accusato di aver abbandonato la nave ancora piena di crocieristi.
Martedì 9 luglio inizierà a Grosseto il processo a carico del comandante Schettino, ma c’è il motivato timore che giornalisti di carta stampata, televisioni, radio, internet non possano informare i cittadini in modo adeguato del suo andamento. Il Tribunale infatti ha deciso misure restrittive che impediranno ai cronisti di lavorare in più di uno per ogni testata, e solo per quotidiani e tv, d escludendo del tutto i freelance, ci saranno limitazioni all’uso degli strumenti tecnologici e difficoltà tecniche.
Una vicenda che tanto clamore ha avuto in Italia e nel mondo non può essere strozzata da una visione minimalista o burocratica: occorre che i giornalisti possano riferire ai cittadini in modo corretto, compiuto e tempestivo quanto accadrà in aula. L’Unci chiede quindi al ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri di assicurare che l’informazione degli italiani sia ampia e puntuale.
L’indagine sul disastro, che ha provocato 32 morti e 193 tra feriti e contusi, condotta dalla Procura di Grosseto, si è chiusa il 21 dicembre scorso con 12 indagati. Martedì 9 luglio, alle 9,30, nel Teatro Moderno di Grosseto si aprirà il processo presieduto dal giudice Giovanni Puliatti. Si prevede che l’unico imputato sia Francesco Schettino. Gli altri accusati, infatti, hanno chiesto il patteggiamento e la Procura si è dichiarata favorevole. Il comandante della Costa Concordia è accusato di naufragio colposo, omicidio colposo plurimo per colpa consistita in imprudenza, negligenza e imperizia e in violazione di leggi, regolamenti, ordini e disciplina avvicinandosi eccessivamente e immotivatamente alla costa del Giglio per non aver dato il segnale radio di emergenza e per il tardivo ordine di evacuazione della nave.

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