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Osservatorio sui media 14 Dic 2005

New York Times: trenta morti negli scontri, ma i cinesi non lo sanno

(Astro9colonne) - New York, 14 dic - Severa critica del New York Times nei confronti delle autorità cinesi, che avrebbero messo in campo tutte le conoscenze informatiche e tecnologiche per coprire la vicenda della repressione nel villaggio di Dongzhou, appartenente alla municipalità di Shanwei, nella provincia meridionale di Guangdong.

(Astro9colonne) - New York, 14 dic - Severa critica del New York Times nei confronti delle autorità cinesi, che avrebbero messo in campo tutte le conoscenze informatiche e tecnologiche per coprire la vicenda della repressione nel villaggio di Dongzhou, appartenente alla municipalità di Shanwei, nella provincia meridionale di Guangdong.

A una settimana dal cruento intervento della polizia sui manifestanti, che ha causato la morte di almeno trenta persone, sembra infatti che l’opinione pubblica cinese sia completamente all’oscuro dei fatti. Secondo il New York Times, le autorità cinesi avrebbero “utilizzato una serie di tecniche per evitare il diffondersi della notizia”. Avrebbero impedito alla stampa locale di raggiungere il villaggio dove sono avvenuti gli scontri e cancellato i nomi ed i particolari relativi alla vicenda dai principali motori di ricerca Internet, tra cui Google. “Mentre il mondo veniva a sapere della sanguinosa repressione, i cinesi continuavano ad essere del tutto ignari”, accusa il quotidiano statunitense, che definisce il comportamento del governo cinese “un eloquente esempio dell’ambizione di addomesticare l’informazione”. Lo stesso quotidiano sottolinea che, a tal scopo, la Cina ha messo a punto “sofisticate tecniche”: una “miscela fatta di vecchi metodi autoritari e di innovative metodologie informatiche”.

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