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Un momento della conferenza stampa
Conferenza stampa 06 Ott 2023

Processo Regeni, Bartoli (Cnog): «Senza verità  non c'è giornalismo»

Conferenza stampa nella sede dell'Ordine dei giornalisti, venerdì 6 ottobre 2023, con i genitori di Giulio, l'avvocata Alessandra Ballerini, Giuseppe Giulietti di Articolo21 e il presidente del Consiglio nazionale della Fnsi, Vittorio di Trapani.

«Siamo qui con voi dopo un provvedimento importante della Corte Costituzionale. Una decisione che restituisce dignità a Giulio». Così Paola e Claudio, genitori di Giulio Regeni, in conferenza stampa nella sede del Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti, a Roma, venerdì 6 ottobre 2023: pochi giorni dopo la sentenza della Corte costituzionale che ha sbloccato il processo nei confronti dei quattro 007 egiziani accusati della tortura e dell'uccisione del ricercatore italiano al Cairo nel 2016.

«La nostra contentezza di vedere voi giornalisti e tutto il popolo giallo come avete combattuto e lottato con noi per la verità è la giustizia per Giulio», dice la madre Paola.

«Ringraziamo il procuratore capo di Roma Francesco Lo Voi e l'aggiunto Sergio Colaiocco per come stanno seguendo la vicenda. E chiediamo alla stampa di rimanerci accanto e continuare con la scorta mediatica», ribadiscono i coniugi Regeni.

Alla conferenza stampa anche la legale della famiglia, Alessandra Ballarini. «Ci aspettiamo che, alla luce del provvedimento della Consulta, vengano sbloccati tutti gli impedimenti che si sono verificati. Giulio rappresenta una speranza di verità per tutti gli egiziani e i perseguitati. Abbiamo fiducia che quei quattro funzionari che lo hanno ucciso finalmente paghino», rileva.

Ad accompagnare i genitori di Regeni ci sono Vittorio di Trapani, presidente del Consiglio nazionale della Fnsi e Giuseppe Giulietti di Articolo21. «La ricerca della verità fa parte dei doveri dei giornalisti – commenta Giulietti – Con il presidente nazionale dell'Ordine dei giornalisti Carlo Bartoli e con il Consiglio continueremo la scorta mediatica. Riprenderemo insieme anche la lotta per la verità sulla morte di Ilaria Alpi».

Anche il presidente Bartoli sottolinea che «la verità si ottiene non soltanto con la magistratura, ma anche con il nostro impegno. Senza verità – avverte – non c'è giornalismo».

Mentre il presidente Di Trapani evidenzia come la libertà di stampa in Europa possa essere esposta a un grave rischio nel caso in cui nel corso della discussione sul Media Freedom Act non si riesca a correggere la norma che consente l'utilizzo di spyware per sorvegliare i giornalisti per ragioni di "sicurezza nazionale".

«Attenzione – ammonisce – perché dietro la barriera della sicurezza nazionale si può nascondere qualunque storia. Anche per la verità per Giulio Regeni può essere reclamata la sicurezza nazionale e quindi controllare con gli spyware i telefonini e i mezzi di informazione di ciascuno di noi».

@fnsisocial

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