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Osservatorio sui media 16 Nov 2005

Tv, l’arrivo di una giornalista di colore fa notizia in Francia

(Astro9colonne) - Parigi, 16 nov - Audrey Pulvar conduce un tg che va in onda all’ora di cena sulla tv francese: niente di strano, se non fosse per il fatto che la giornalista è la prima di colore ad occupare un ruolo così rilevante sugli schermi televisivi della Francia.

(Astro9colonne) - Parigi, 16 nov - Audrey Pulvar conduce un tg che va in onda all’ora di cena sulla tv francese: niente di strano, se non fosse per il fatto che la giornalista è la prima di colore ad occupare un ruolo così rilevante sugli schermi televisivi della Francia.

Il suo arrivo è considerato un tentativo di mostrare, anche attraverso la tv, il cambiamento radicale in corso nella società francese, sempre più multietnica. “In tv, i volti sono sempre bianchi e gallici, ma per le strade la realtà è ben diversa”, spiega Edourad Pellet, giornalista tunisino impegnato in questa “battaglia” culturale. La Francia, con una larga proporzione di minoranze non-europee rispetto alle vicine nazioni, è rimasta ancorata per anni a quella che gli Stati Uniti - precursori della tv multietnica - chiamerebbero “negazione della realtà sociale contemporanea”. La disparità tra l’immagine monocromatica che il paese offre di se stesso e la realtà effettiva è frustrante per i cittadini non-europei, la cui alienazione sfocia a volte in episodi gravi quali quelli che colpiscono il paese da alcune settimane. Quando la 34enne Pulvar è arrivata in Francia, nel 2000, per cercare lavoro dopo anni di precariato televisivo in Martinica, le è stato detto chiaramente che “la tv francese non era pronta ad accogliere visi non bianchi”. Ma la situazione sta cambiando, e la sua apparizione sul tg delle 19,30 dell’emittente nazionale France Télévision ne è prova. Eppure, non tutti approvano la novità. Alcuni giornalisti consultati oggi dal New York Times affermano ad esempio che “il pubblico potrebbe stupirsi di tanta differenza, e potrebbe considerare non obiettiva una giornalista che, per la sua provenienza, potrebbe parlare a nome degli arabi”. Il percorso è dunque accidentato e la strada da percorrere è molta. Ma intanto, Audrey Pulvar può svolgere il suo mestiere ed accogliere i telespettatori del telegiornale serale con un rassicurante quanto rivoluzionario “Bonsoir”.

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