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Osservatorio sui media 18 Ott 2005

Wall Street Journal, 10 milioni di dollari per promuovere

Il quotidiano statunitense Wall Street Journal , edito dal gruppo Dow Jones, ha ridotto al formato tabloid le edizioni asiatica ed europea. Da ieri, 17 ottobre, il giornale appare più “compatto”, come preferisce definirlo l’editore, a cui non piace il termine tabloid perché “a volte ha connotazioni negative”.

Il quotidiano statunitense Wall Street Journal , edito dal gruppo Dow Jones, ha ridotto al formato tabloid le edizioni asiatica ed europea. Da ieri, 17 ottobre, il giornale appare più “compatto”, come preferisce definirlo l’editore, a cui non piace il termine tabloid perché “a volte ha connotazioni negative”.

(Astro9colonne) - New York, 18 ott - Il quotidiano statunitense Wall Street Journal , edito dal gruppo Dow Jones, ha ridotto al formato tabloid le edizioni asiatica ed europea. Da ieri, 17 ottobre, il giornale appare più “compatto”, come preferisce definirlo l’editore, a cui non piace il termine tabloid perché “a volte ha connotazioni negative”. Una grande campagna promozionale da circa 10 milioni di dollari accompagna il cambiamento epocale siglato dal designer Mario Garcia. Il formato ridotto è ormai una tendenza mondiale, che ha già sedotto numerosi quotidiani di qualità in Gran Bretagna, Germania e Francia. In America, ora, anche il new York Times riflette sulla possibilità di adattarsi alla nuova corrente. Sottomesso alla concorrenza globale del Financial Times, il Wall Street Journal deve trasformarsi senza perdere la sua immagine di riferimento. “Associando nuovi contenuti, nuovo formato e una più ricca edizione on-line, proponiamo ai nostri lettori un quotidiano di finanza ed economia più pratico e accessibile, senza però che si perda la nostra tradizionale autorevolezza”, ha spiegato Pénélope Muse Abernathy, vicepresidente del Wall Street Journal. Creato nel 1995, il sito Internet wsj.com conta 744.000 abbonati paganti nel 2005; da ieri è più ricco di rubriche e di spazi tematici. Con il nuovo formato cartaceo e con un’offerta Internet più ampia, il gruppo Dow Jones spera di “fare economia”: 5 milioni di dollari dal 2005, circa 17 milioni di dollari a partire dal 2006.

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