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Il fotoreporter Fabio Sasso prima del comizio di Salvini (Foto: sindacatogiornalisti.it)
Libertà di informazione 31 Mag 2019

Aversa, la polizia costringe reporter a cancellare le foto. Fnsi e Sugc: «Deriva pericolosa»

«È l'ennesimo preoccupante abuso da parte delle forze dell'ordine, abusi sui quali non si può tacere. In un Paese democratico la libertà  di informare deve essere garantita in ogni modo e soprattutto da coloro che dovrebbero tutelare l'ordine», commenta il sindacato. Il questore si scusa.

«Prima del comizio del ministro dell'Interno, Matteo Salvini, in piazza Municipio ad Aversa, quando la situazione era assolutamente tranquilla, la polizia ha fermato il fotoreporter Fabio Sasso e dopo averlo minacciato di arresto, non si sa per quale reato, lo ha costretto a cancellare tutte le foto scattate. È l'ennesimo preoccupante abuso da parte delle forze dell'ordine, abusi sui quali non si può tacere». È quanto affermano la Federazione nazionale della stampa italiana e il Sindacato unitario giornalisti della Campania.

«È necessario – proseguono – fare chiarezza sul caso denunciato dal collega. In un Paese democratico la libertà di informare deve essere garantita in ogni modo e soprattutto da coloro che dovrebbero tutelare l'ordine. La deriva che si sta prendendo apre scenari preoccupanti».

Dopo le proteste del sindacato, il questore di Caserta, Antonio Borrelli, si è recato a incontrare fotografi e giornalisti presenti in piazza e ha chiesto scusa per quanto accaduto, definendo l'episodio «un eccesso di zelo». A Sasso il questore ha manifestato il suo disappunto ribadendo che i rapporti della Questura di Caserta e di tutti i poliziotti con gli operatori dell'informazione sono sempre improntati al reciproco rispetto e alla massima collaborazione. Il fotoreporter ha apprezzato la disponibilità e l'iniziativa del questore e i due si sono salutati alla fine con una stretta di mano.

@fnsisocial

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