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Governo 10 Ago 2009

Berlusconi: "Deviato il giornalismo di 'Repubblica'" Siddi: "E' lui il maestro delle deviazioni"

''Lo stufato, di questa stagione, e' indigesto. Di 'deviazioni', se c'e' un maestro, e' proprio lui, Berlusconi, capace di disegnare volta per volta solo la verita' che gli piace''. E' la replica di Franco Siddi, segretario della Federazione nazionale della stampa, all'affondo del premier che che ha definito ''deviato'' il giornalismo di Repubblica

''Lo stufato, di questa stagione, e' indigesto. Di 'deviazioni', se c'e' un maestro, e' proprio lui, Berlusconi, capace di disegnare volta per volta solo la verita' che gli piace''. E' la replica di Franco Siddi, segretario della Federazione nazionale della stampa, all'affondo del premier che che ha definito ''deviato'' il giornalismo di Repubblica

''In realta' - continua Siddi - ha proprio stufato. Anche oggi il presidente del Consiglio si e' dedicato al suo sport, direi alla sua mania preferita: attaccare la stampa di deviazione, mentre invece questa e' la vera deviazione della sua personalita' di uomo della comunicazione, oggi chiamato al governo, che non riesce a distinguere le cose e i fatti e a rispettarli per come effettivamente sono. Vorrebbe solo una stampa cortigiana che decanti le sue gesta e non che racconti le cose come stanno e, anche, che il re e' nudo quando risulta nudo''. ''Dopo le intimidazioni ai colleghi del Tg3, il nuovo attacco alla Rai perche' di fatto non si occupi di politica (salvo parlare appunto bene solo delle sue gesta), oggi c'e' il nuovo assalto ai colleghi di Repubblica - insiste Siddi - accusati, appunto, di 'deviazione'. Lui, che di deviazioni e' un docente, cominci a capire che cosi' finira' comunque fuori strada e che, alla luce del mandato ottenuto dagli elettori, deve dare risposte ai problemi veri del Paese: dall'occupazione alla crisi economica, alle attese dei giovani e anche alla necessita' di lasciare il Paese libero di apprendere i fatti, di giudicare gli accadimenti secondo il proprio punto di vista e le proprie conoscenze''. ''Il segno della storia il premier lo lascera' davvero - come vorrebbero tutti gli italiani rispetto a qualsiasi governante - soltanto per le cose vere che si fanno e non per le minacce, le intimidazioni e le rappresentazioni teatrali di se stesso e del Paese comico che vorrebbe disegnare. Per fortuna - conclude il segretario della Fnsi - siamo in estate e possiamo ancora sperare che molte parole siano frutto della calura stagionale''. (ANSA)

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Il quotidiano Repubblica "parla anche di servizi segreti deviati, ma a me pare che di deviato qui ci sia solo certo giornalismo". Così il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, intervistato dal Gr1, a proposito delle notizie pubblicate nelle ultime settimane dal nostro giornale. Nell'occasione il premier ha tracciato un bilancio dei primi 14 mesi di governo, tornando a parlare della Rai, della crisi economica e della riforma del processo penale.

"La Rai non deve attaccare né governo né opposizione". "Ho avuto modo di dire quello che pensa la maggioranza degli italiani - ha dichiarato - e cioè che è inaccettabile che la televisione pubblica che è pagata con i soldi di tutti sia l'unica tv al mondo ad essere sempre contro il governo quando al governo ci siamo noi. La sinistra che quando fu al governo permise che la Rai attaccasse quotidianamente l'opposizione dovrebbe oggi appezzare che invece questo governo dica: la Rai non deve attaccare nessuno e dunque non deve attaccare né il governo tantomeno l'opposizione. Deve fare ciò che deve fare una televisione di servizio pubblico che ha come missione prima di tutto quella di informare, poi quella di formare, e soltanto come terzo obiettivo quello di divertire".

Crisi economica, parola d'ordine: "Riprendere i consumi". Sulla crisi il premier lancia ancora una volta un messaggio ottimistic "Davvero io non lo so e nessuno lo sa" quando l'Italia ne uscirà, ma "so una cosa per certo. Dobbiamo riprendere le nostre abitudini di vita e di consumo al più presto possibile". "Anche dagli ultimi segnali delle istituzioni internazionali - aggiunge - vedo che il nostro Paese sembra essere quello che va meglio in Europa e questo mi dà ulteriore fiducia". 

A settembre riforma del processo penale.
Nel giudicare "concretissimi" i risultati ottenuti dal governo nei suoi primi 14 mesi di attività, Silvio Berlusconi conferma la tabella di marcia dei programmi dell'esecutivo e la ferma volontà di portare a termine la riforma del processo penale. "Devo dire - ha dichiarato - che sono stati 14 mesi con risultati concretissimi di cui siamo veramente orgogliosi". "Per quanto riguarda la ripresa continueremo la realizzazione delle case ai trentamila sfollati de L'Aquila, apriremo molti cantieri per le opere pubbliche sia a Nord che al Sud, aumenteremo la difesa dei cittadini contro la criminalità singola e organizzata anche con l'utilizzo delle forze armate, metteremo a punto il piano per il Sud che chiede maggiori infrastrutture, fiscalità di vantaggio, misure per il turismo". "Infine - ha concluso - porteremo a termine la riforma del processo penale".

La replica di Franceschini. Intervistato al Gr1 delle 13, il segretario del Pd Franceschini ha difeso il servizio pubblico radiotelevisivo, "che ha l'autonomia di criticare sia il governo che l'opposizione". E ha aggiunt "Berlusconi pensa di mettere il bavaglio alla stampa che gli dà fastidio. Repubblica si sta comportando come un giornale libero in un paese libero. Berlusconi vorrebbe un codazzo di persone che applaudono quando passa e non hanno la possibilità di criticare l'azione sua e del govern questo è inaccettabile ed è il motivo per cui il Partito Democratico proporrà a tutta la società civile, indipendentemente dal colore politico di appartenenza, di mobilitarsi a settembre per difendere la libertà di informazione nel nostro paese".  (da Repubblica.it)

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