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Associazioni 16 Ott 2009

Cerimonia per la Giornata dell'Informazione, Articolo21: “Napolitano è un punto di riferimento per chi ama la Costituzione”

"Le parole pronunciate oggi dal presidente Napolitano ci trovano assolutamente concordi. Ancora una volta il capo dello Stato -afferma l'associazione Articolo21 in una nota - ha sentito il bisogno di ricordare a tutti con forza e autentica passione civile i valori racchiusi nell'art.21 della Costituzione e che sono un vero e proprio architrave della Costituzione italiana".

"Le parole pronunciate oggi dal presidente Napolitano ci trovano assolutamente concordi. Ancora una volta il capo dello Stato -afferma l'associazione Articolo21 in una nota - ha sentito il bisogno di ricordare a tutti con forza e autentica passione civile i valori racchiusi nell'art.21 della Costituzione e che sono un vero e proprio architrave della Costituzione italiana".

 "Nei paesi liberi la stampa -continua l'associazione- non può essere sottoposta né a censure, né a minacce né, aggiungiamo noi, a liste di proscrizione. Nulla da aggiungere quindi alle parole del presidente della Repubblica. Vogliamo solo ringraziarlo perché ancora una volta si è confermato uno dei più solidi punti di riferimento per chi continua ad amare la Carta Costituzionale".(ADNKRONOS)
META (PD), DA NAPOLITANO INELUDIBILE RICHIAMO...

"Le parole del Presidente Napoletano siano di monito per il mondo dell'informazione e per la politica". Lo dice il capogruppo del Partito Democratico in commissione Trasporti e Telecomunicazioni alla Camera e coordinatore nazionale della mozione Marino, Michele Meta, commentando l'intervento del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, alla celebrazione della Giornata dell'informazione. "Il richiamo al rispetto del pluralismo, ed alle diverse opinioni che, in un moderno Paese democratico, devono trovare spazio nel mondo dell'informazione, dovrebbe consigliare ai tanti agitatori dell'opinione pubblica italiana un maggiore equilibrio. Non è pensabile, infatti, che si continui lungo una china pericolosa - spiega Meta -, che da settimane disorienta gli italiani con falsi problemi o rappresentazioni distorte della realtà, utilizzando quotidiani di famiglia o Tg del servizio pubblico per infondere sospetti o calunniare avversari politici, coinvolgendo persino le istituzioni". (AGI)
MORRI, BERLUSCONISMO SMENTISCE INVITO NAPOLITANO

"Mentre il presidente Napolitano, opportunamente e con consueta sobrietà, rivolge il suo appello a difesa del pluralismo e della libertà d'informazione, assistiamo a un capo del Governo nonché proprietario di Mediaset che si spinge quasi a giustificare l'evasione del canone e nello stesso tempo a 'pregevoli' servizi di spionaggio e pedinamento televisivo su Canale 5 del giudice Mesiano, giudice definito stravagante soltanto perché veste casual, aspetta passeggiando di andare dal barbiere e si siede su una panchina a leggere il giornale". Lo sottolinea Fabrizio Morri, capogruppo Pd in commissione di Vigilanza. "L'invito del presidente della Repubblica -prosegue- viene, dunque, così sinteticamente raccolto dal berlusconismo. Minzolini in audizione in commissione di Vigilanza nega ogni valore informativo alle notizie sulle frequentazioni femminili di palazzo Grazioli, Canale 5 , dunque Mediaset, ritiene invece fondamentale informare i suoi telespettatori sui calzini del giudice che ha condannato Fininvest in sede civile a un cospicuo risarcimento alla Cir di Debenedetti, e contemporaneamente il premier dice quel che dice sul canone Rai. E poi ci dicono -conclude Morri- che non ci si deve preoccupare sulle condizioni e la qualità nelle quali versa la libertà d'informazione in Italia e, verrebbe da dire anche il buon senso". (ADNKRONOS)

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