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La questura di Padova (Foto: questure.poliziadistato.it)
Libertà di informazione 13 Apr 2024

Padova, cronista trattenuto per quattro ore. Sgv: «Diritto - dovere di cronaca a rischio. Si faccia chiarezza»

Il sindacato regionale al fianco di Edoardo Fioretto, giovane collaboratore del Mattino fermato con altre sei persone sospettate di far parte di Ultima generazione e di aver pianificato un'azione di protesta alla mostra 'Da Monet a Matisse'. «Vicenda allarmante».

Venerdì 12 aprile 2024 il giovane cronista del Mattino di Padova Edoardo Fioretto è stato fermato dalla Digos della questura patavina all'interno della mostra 'Da Monet a Matisse' assieme ad altre sei persone sospettate di far parte di Ultima generazione e di aver pianificato un'azione di protesta contro le opere esposte a palazzo Zabarella.

Come ha subito denunciato il Sindacato giornalisti Veneto chiedendo chiarezza sull'accaduto, il collaboratore del 'Mattino' è stato portato in questura con gli altri fermati e lì è stato trattenuto per quattro ore. Stando al resoconto riportato sulle pagine del quotidiano Nem, a Fioretto, che si trovava alla mostra per documentare l'azione dei militanti di Ultima generazione, non è stato contestato nulla.

«Allora perché per tutto quel tempo non è stato messo in grado di contattare familiari, redazione, legale?», chiede Sgv.

«Il suo 'reato' – rileva il sindacato regionale – è stato quello di trovarsi a palazzo Zabarella nel momento in cui gli attivisti stavano facendo scattare un blitz e sono stati bloccati dalla polizia. Il giovane si è qualificato. Perché fatti i doverosi accertamenti non gli è stato consentito di andarsene e di svolgere il suo lavoro? Va ripetuto, oltre quattro ore senza alcun contatto con l'esterno. Neppure con l'avvocato del giornale, lasciato all'ingresso della questura, come si legge nel resoconto del Mattino, che riporta anche la dura presa di posizione del Comitato di redazione. Perché tutto questo? Per intimidire chi fa cronaca?»

Incalza l'Assostampa: «Ieri il Sindacato giornalisti Veneto chiedeva chiarezza. Oggi la pretende. Perché quello che è emerso rispetto alla vicenda del cronista del Mattino è davvero inquietante».

A Venezia, nella stessa giornata, ai giornalisti è stato impedito di documentare all'interno della sede del Comune l'iniziativa di un comitato che si batte per il diritto alla casa, come denunciato anche dal Cdr della Tgr Rai Veneto.

«Sono episodi che il sindacato considera allarmanti e che confermano che non bisogna abbassare la guardia nella lotta contro qualsiasi tentativo di mettere il bavaglio alla stampa: sia per via legislativa sia per via coercitiva», conclude Sgv.

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