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Un momento della conferenza stampa in Senato
Diffamazione 18 Apr 2024

Ddl Diffamazione, Pd: «Dal governo tentativo di intimorire la stampa»

Conferenza stampa in Senato, giovedì 18 aprile 2024, all'indomani dell'annuncio del governo di voler approfondire il tema dopo il ritiro del 'lodo Berrino' sul carcere per i cronisti. «La finalità della riforma deve essere non solo il diritto alla reputazione, ma la tutela della libertà di stampa», la posizione espressa.

Conferenza stampa, giovedì 18 aprile 2024, per ribadire la posizione del Partito democratico in tema di riforma della diffamazione a mezzo stampa all'indomani del ritiro degli emendamenti proposti dal relatore Gianni Berrino al Ddl in discussione in commissione Giustizia del Senato.

Presenti il capogruppo dem al Senato Francesco Boccia, che ha contestato al governo «l'insofferenza continua verso ogni forma di controllo» e il capogruppo dem in commissione Giustizia, Alfredo Bazoli, che ha parlato di «sapore intimidatorio nei confronti dei giornalisti di quegli emendamenti del relatore» del provvedimento.

«La finalità numero uno di una legge sulla diffamazione - ha poi rilevato Bazoli - deve essere non solo il diritto alla reputazione, ma la tutela della libertà di stampa, anche in relazione alle liti temerarie. Lo dicono il Parlamento europeo e il Consiglio europeo».

Alla conferenza stampa sono intervenuti anche la vicepresidente del Senato Anna Rossomando, il senatore Walter Verini e la responsabile Giustizia del Pd Debora Serracchiani. «Le liti temerarie le hanno subiti 500 giornalisti nel 2022: il tema non è la difesa della reputazione, ma la tutela del giornalismo», ha evidenziato Verini. «Qui discutiamo sul rapporto tra la libertà e il potere, e sulla direzione che le democrazie devono prendere», ha incalzato Rossomando. E Serracchiani ha ribadito: «La libertà dell'informazione è una libertà non negoziabile, che va salvaguardata».

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