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Associazioni 21 Lug 2008

Enzo Colimoro: "L'intento di chiudere in Consiglio regionale la vicenda del passaggio dal Corerat al Corecom prima della pausa estiva è una notizia positiva per il sistema dell'informazione campana"

"L'intento di chiudere la vicenda Corerat-Corecom in Consiglio regionale prima della pausa estiva - afferma il presidente dell'Associazione napoletana della Stampa Enzo Colimoro, è una buona notizia perchè si pone fine alla omissione di un atto di lealtà verso la legge istitutiva del Corecom e si apre una nuova fase di lavoro per l'attivazione di iniziative di sviluppo per l'editoria locale.

"L'intento di chiudere la vicenda Corerat-Corecom in Consiglio regionale prima della pausa estiva - afferma il presidente dell'Associazione napoletana della Stampa Enzo Colimoro, è una buona notizia perchè si pone fine alla omissione di un atto di lealtà verso la legge istitutiva del Corecom e si apre una nuova fase di lavoro per l'attivazione di iniziative di sviluppo per l'editoria locale.

L'occasione è propedeutica per mettere in cantiere l'idea di una legislazione regionale di sistema per l'intero comparto dell'informazione giornalistica e della comunicazione pubblica dovuta dalle istituzioni regionali e locali. Perciò trattandosi di materie che interferiscono con la tutela di importanti diritti dei cittadini e con il mondo delle imprese e del lavoro è fondamentale la presenza di un Corecom autorevole e legittimato ad operare con pienezza di poteri. Un ulteriore rinvio sarebbe inspiegabile di fronte alla sopravvivenza di un Corerat soppresso per legge ma che è rimasto in carica per altri tre anni, esercitando di fatto un vero e proprio nuovo mandato. Il che non può non preoccupare, sul piano della trasparenza della politica e del diritto, una categoria di professionisti il cui diritto-dovere si basa sulla tutela e la garanzia del diritto all'informazione. Per questi motivi il Sindacato dei Giornalisti della Campania ha più volte fatto presente ai vertici del Consiglio ed ai Presidenti dei Gruppi di porre fine ad una prorogatio sine die ed a procedere alla formazione del Corecom su profili di candidati di qualità documentabile per competenza ed esperienza, senza corsie preferenziali, ritenendo che l'elemento qualificante non sia tanto la professione politica dei possibili componenti quanto il loro livello professionale e di indipendenza rispetto ad interessi ed uffici incompatibili con la imparzialità di un organo di garanzia. Sul punto, nel rispetto della reciproca autonomia, il Sindacato dei Giornalisti della Campania ha già manifestato la necessità di un rigoroso rispetto delle prescrizioni contenute nella L. R. n. 9/02 a proposito dei requisiti, delle incompatibilità e del principio di ineleggibilità mutuato dall'ordinamento costituzionale per gli organi di garanzia".

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