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La notizia pubblicata sul sito di notizie Foggiatoday
Associazioni 07 Ago 2018

Foggia, attacchi della Lega alla giornalista Giovanna Greco. Assostampa e Odg regionali: «Inaccettabile»

La collega di Foggiatoday messa all'indice su Facebook per un editoriale sull'incidente del 4 agosto. «Usare i social media come una sorta di gogna cui appendere tutti coloro che si azzardano ad esprimere il proprio punto di vista è un pericoloso attacco al diritto di cronaca», commentano sindacato e Ordine.

«Commentare il lavoro giornalistico è un diritto di tutti, invitare esplicitamente l'editore e tutta la categoria a prendere le distanze da una collega che sul sito Foggiatoday si è permessa di commentare, esprimendo il proprio legittimo punto di vista, la tragica morte di quattro lavoratori immigrati sulle strade, è invece un pericoloso attacco al diritto di cronaca e alla libertà di opinione». Lo affermano Ordine dei giornalisti e Associazione della Stampa di Puglia che, in una nota congiunta, spiegano: «È quanto stanno commettendo il segretario provinciale e il segretario cittadino della Lega di Foggia, autori di un post su Facebook dove hanno messo all'indice la collega Giovanna Greco, accusata di essere militante politica».

Ai due esponenti politici, proseguono Ordine e Assostampa, «ricordiamo che i principi dell'articolo 21 della Costituzione, cui hanno giurato fedeltà anche la Lega e i suoi rappresentanti parlamentari e di governo, valgono per tutti, soprattutto per i giornalisti. Laddove si ritenga vi siano gli estremi, esistono le sedi e le istituzioni giudiziarie preposte, così come i consigli di disciplina dell'Ordine professionale, a cui rivolgersi per difendere i propri diritti ritenuti lesi. Quello che, invece, non è accettabile è l'uso dei social media come una sorta di gogna cui appendere tutti coloro che si azzardano ad esprimere il proprio punto di vista, tra l'altro in un articolo, a commento del tragico incidente avvenuto il 4 agosto scorso, qualificato come editoriale e firmato insieme al direttore della testata».

Lanciare minacce, concludono i rappresentanti dei giornalisti pugliesi, «e invitare la vasta platea degli internauti ad isolare chiunque si sia azzardato a scrivere, svolgendo il proprio lavoro, fatti o opinioni sgraditi è purtroppo una pratica sempre più diffusa. È il motivo per cui il sindacato e l'Ordine dei giornalisti non cederanno di un passo dalla 'scorta mediatica' che, in Puglia come in tutta Italia, assiste e sostiene i giornalisti vittime di minacce o pressioni anche dal mondo politico».

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