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Fnsi 25 Ott 2002

Franco Siddi: “Free lance aggredito in Sicilia, tutela per l’informazione di frontiera”

Franco Siddi: “Free lance aggredito in Sicilia, tutela per l’informazione di frontiera”

Franco Siddi: “Free lance aggredito in Sicilia, tutela per l’informazione di frontiera”

Il Presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Franco Siddi, ha dichiarato: “La verità ha un grande bisogno di essere rivelata ma avere questa missione del proprio lavoro di giornalista diventa sempre più scomodo e persino, pericoloso, quando la ricerca riguarda fatti che suscitano inquietudine e che molti vorrebbero tenere sotto silenzio. Quanto accaduto nei giorni scorsi a un free lance di Vittoria in Sicilia, Giuseppe Bascietto, è motivo di profonda preoccupazione e di grande attenzione da parte della Federazione Nazionale della Stampa Italiana. L’aggressione subita da Bascietto, da parte di un gruppo di facinorosi mentre era impegnato a documentare un evento di cronaca locale, dopo essersi occupato di delicate inchieste giornalistiche, è l’ultimo di una serie di inquietanti episodi che esprimono con comportamenti violenti il fastidio per l’informazione. Ma l’informazione non può essere vissuta come un pericolo e i giornalisti come un bersaglio. A Giuseppe Bascietto va la solidarietà non formale della FNSI, impegnata a dare voce ai diritti costituzionalmente protetti. E non c’è dubbio che i diritti che attengono alla libertà di stampa devono essere particolarmente tutelati, tanto più nell’informazione locale e nei luoghi di frontiera. Ogni tentativo di intimidire i giornalisti è inaccettabile. Attendiamo che le autorità preposte facciamo piena luce su quanto accaduto a Giuseppe Bascietto, già in passato destinatario di oscure minacce per le sue attività di giornalismo investigativo, e chiediamo rinnovati impegni istituzionali per una cultura di comprensione del delicato lavoro dei giornalisti e per appropriate iniziative di tutela, perché l’informazione possa essere esercitata come espressione della civiltà e non come atto di eroismo”.

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