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Parlamento 18 Giu 2009

Il Coordinamento delle Associazioni per un sindacato di Servizio: "Contro il Ddl Alfano e ogni bavaglio, per il diritto costituzionale dei cittadini ad essere informati la Fnsi proclami lo sciopero generale dell'informazione"

Comunicato del Coordinamento delle Associazioni per un Sindacato di Servizio. La gravità per provvedimenti contenuti nel ddl Alfano sulle intercettazioni è oggi al centro di forti contestazioni a livello politico e nella società. Un disegno di legge che oltre ai problemi per la conduzione delle indagini in tema di criminalità organizzata, in realtà impedisce l’esercizio del dovere di informare i cittadini agendo sia nei confronti dei giornalisti minacciando il carcere, sia nei confronti degli editori attraverso pesanti sanzioni.

Comunicato del Coordinamento delle Associazioni per un Sindacato di Servizio. La gravità per provvedimenti contenuti nel ddl Alfano sulle intercettazioni è oggi al centro di forti contestazioni a livello politico e nella società. Un disegno di legge che oltre ai problemi per la conduzione delle indagini in tema di criminalità organizzata, in realtà impedisce l’esercizio del dovere di informare i cittadini agendo sia nei confronti dei giornalisti minacciando il carcere, sia nei confronti degli editori attraverso pesanti sanzioni.

I giornalisti italiani sono per le notizie e non per lo spiare dal buco della serratura e, pur consci di taluni eccessi o atteggiamenti non corretti peraltro spesso portati alla sanzione del nostro ordinamento deontologico, non possono e non devono accettare una legge che impedirà (nei fatti) una autonoma e libera scelta di fare e di ricevere informazione. L’opposizione a questa legge impone al sindacato scelte difficili ma a questo punto necessarie anche se contestuali ad altre difficili vertenze legate ai piani di ristrutturazione di molte aziende editoriali grandi e piccole: non è infatti possibile fare classifiche di valori o di priorità in tema di diritti. Quello ad una efficace e reale informazione è pari a quello della difesa del lavoro e rilancio delle aziende in cui si lavora. Abbiamo percorso tutte le strade per spiegare ai parlamentari di entrambi gli schieramenti, di maggioranza e di opposizione, la pericolosità per la democrazia di ogni forma di bavaglio all’informazione. Abbiamo informato capillarmente l’opinione pubblica sui gravi rischi che il ddl Alfano comporta per il diritto costituzionale dei cittadini di essere informati. Ma il Governo ha deciso di porre alla Camera la fiducia sul provvedimento che tra pochi giorni approderà al Senato per l’approvazione definitiva. Quindi al Sindacato dei giornalisti resta a questo punto la scelta di una giornata nazionale di protesta di tutta l’informazione dal web alle tv locali e nazionali, alla carta stampata. Il 30 giugno di due anni fa scioperammo contro il disegno di legge Mastella (Governo Prodi) sulle intercettazioni. La battaglia riprende ora contro un provvedeimento ancora più pesante, il ddl Alfano. La Fnsi, se non sarà modificato sostanzialmente il testo della legge, scenda in campo con decisione per lo sciopero generale. Felice Salvati, Portavoce del Coordinamento delle Associazioni per un Sindacato di servizio 16 giugno 2009

@fnsisocial

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