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Associazioni 10 Nov 2009

Il giudice del Lavoro ordina al Giornale di Sicilia di pubblicare documento del Cdr. Soddisfatta l'Associazione della Stampa: "Le regole vanno rispettate"

L’Associazione Siciliana della Stampa esprime grande soddisfazione per la decisione assunta dal giudice del Tribunale del lavoro di Palermo che ha accolto il ricorso inoltrato dal sindacato siciliano dei giornalisti avverso la decisione del Giornale di Sicilia di non voler pubblicare un comunicato del Cdr riguardante la manifestazione in difesa della libertà di stampa che si è svolta a Roma il 3 ottobre, violando così l’articolo 34 del contratto nazionale di lavoro.

L’Associazione Siciliana della Stampa esprime grande soddisfazione per la decisione assunta dal giudice del Tribunale del lavoro di Palermo che ha accolto il ricorso inoltrato dal sindacato siciliano dei giornalisti avverso la decisione del Giornale di Sicilia di non voler pubblicare un comunicato del Cdr riguardante la manifestazione in difesa della libertà di stampa che si è svolta a Roma il 3 ottobre, violando così l’articolo 34 del contratto nazionale di lavoro.

  

La decisione della magistratura oltre a fare chiarezza nel merito di una contrapposizione che sarebbe stata certamente evitabile, ha il merito di ribadire che le regole vanno rispettate da parte di tutti e che le stesse non possono essere oggetto di interpretazione a piacimento. I rapporti fra i giornalisti, la direzione e la proprietà di una testata sono sanciti da una serie di norme legislative e dal contratto nazionale di lavoro al quale tutte le parti si devono attenere. L’Assostampa si augura che d’ora in avanti le relazioni sindacali all’interno del Giornale di Sicilia possano svilupparsi nel rispetto reciproco all’insegna di un dialogo che non deve mai essere messo in discussione.

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Il Cdr del Giornale di Sicilia: "La mancata pubblicazione sul giornale di un comunicato proposto dal comitato di redazione, la rappresentanza sindacale dei giornalisti, costituisce condotta antisindacale. Per questo motivo il giudice del lavoro del Tribunale di Palermo, Gianfranco Pignataro, ha ordinato al Giornale di Sicilia la pubblicazione integrale di una nota del Cdr riguardante la manifestazione tenuta a Roma il 3 ottobre scorso e indetta dalla Fnsi (il sindacato unitario dei giornalisti) in difesa della libertà di stampa. Il provvedimento, immediatamente esecutivo, ha accolto l'istanza dell'associazione siciliana della Stampa e della sezione provinciale di Palermo del sindacato dei giornalisti, assistiti dall'avvocato Roberto Croce. Il comunicato del Cdr informava che nel corso della manifestazione era stato pubblicamente ringraziato il Giornale di Sicilia perché ha assunto come corrispondente Josè Trovato, cronista minacciato dalla mafia, e criticava un commento pubblicato dal quotidiano, in cui la manifestazione veniva dipinta come una "rimpatriata degli orfani del comunismo". La direzione del Giornale di Sicilia aveva rifiutato la pubblicazione, sostenendo la natura "politica" e non sindacale del comunicato. Il giudice Pignataro ha riconosciuto la piena valenza sindacale della nota e ha affermato il diritto del Cdr di potere esprimere liberamente le proprie opinioni su una manifestazione dall'indubbia natura sindacale: "Il rifiuto opposto dal Giornale di Sicilia - si legge nel provvedimento - finisce per oltrepassare l'esercizio legittimo del dissenso in ordine ai contenuti della manifestazione indetta dalla Fnsi e si configura come una vera e propria lesione del diritto riconosciuto al Cdr dall'articolo 34 del contratto di lavoro dei giornalisti".

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