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Associazioni 23 Ott 2009

Mafia, il procuratore Macrì: “Giusto indagare sulle trattative sia di ieri che di oggi”. Roberto Natale: “I giornalisti condividono la battaglia della magistratura contro il ddl sulle intercettazioni”

"Giusto indagare sulla trattativa fra Stato e mafia dei primi anni 90, Ma bisognerebbe indagare anche se ci sono trattative attualmente in corso". Così Vincenzo Macrì, procuratore nazionale Antimafia aggiunto, durante il dibattito per la presentazione, oggi a Roma, del libro della giornalista tedesca Petra Reski "Santa Mafia", organizzato dalla Associazione stampa romana.

"Giusto indagare sulla trattativa fra Stato e mafia dei primi anni 90, Ma bisognerebbe indagare anche se ci sono trattative attualmente in corso". Così Vincenzo Macrì, procuratore nazionale Antimafia aggiunto, durante il dibattito per la presentazione, oggi a Roma, del libro della giornalista tedesca Petra Reski "Santa Mafia", organizzato dalla Associazione stampa romana.

"Ci sono iniziative legislative - ha spiegato Macrì - come lo scudo fiscale, il ddl Alfano sulle intercettazioni e la progettata riforma del Codice di procedura penale che magari involontariamente, finiscono per ostacolare le indagini sui fenomeni criminosi e quindi impedire il controllo di legalita'".
"La Germania non ha capito - ha affermato a sua volta Petra Reski- che le mafie sono ormai un fenomeno europeo. Da noi ci si accorge della penetrazione mafiosa soltanto in occasione di fatti di sangue come la strage di Duisburg".
Per il presidente della Fnsi, Roberto Natale, che ha concluso il dibattito, "la battaglia della magistratura contro il ddl sulle intercettazioni è condivisa dai giornalisti italiani che sono pronti alla disobbedienza civile pur di preservare il loro diritto-dovere di informare correttamente i cittadini". (ADNKRONOS)

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