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Governo 25 Feb 2011

Milleproroghe approvato nel caos. Ora il testo passa al Senato

Pubblichiamo da Repubblica.it: Dopo il voto di fiducia con 309 voti a favore e 287 contrari, la maggioranza approva il maxiemendamento (300 voti a favore, 277 contrari) nel corso di una seduta infuocata. Cicchitto al presidente della Camera: "Con lei situazione insostenibile". Ora il testo passa al Senato

Pubblichiamo da Repubblica.it: Dopo il voto di fiducia con 309 voti a favore e 287 contrari, la maggioranza approva il maxiemendamento (300 voti a favore, 277 contrari) nel corso di una seduta infuocata. Cicchitto al presidente della Camera: "Con lei situazione insostenibile". Ora il testo passa al Senato

Milleproroghe approvato nel caos
scontro in aula, il Pdl attacca Fini

Dopo il voto di fiducia con 309 voti a favore e 287 contrari, la maggioranza approva il maxiemendamento (300 voti a favore, 277 contrari) nel corso di una seduta infuocata. Cicchitto al presidente della Camera: "Con lei situazione insostenibile". Ora il testo passa al Senato

 

ROMA - La Camera dà il via libera al Milleproroghe con 300 voti favorevoli e 277 contrari. Il provvedimento passa ora all'esame del Senato dove domani è prevista l'approvazione in via definitiva. L'Aula della Camera aveva approvato in mattinata la fiducia sul maxiemendamento al dl Milleproroghe. A favore hanno votato 309 deputati, 287 contro. Alle 14 sono iniziate quindi le dichiarazioni di voto sul provvedimento.
La seduta alla Camera è stata però infuocata, fino all'attacco diretto del Pdl a Gianfranco Fini: "Caro presidente, con la sua presidenza della Camera siamo in una situazione istituzionalmente insostenibile. C'è un contrasto tra la sua figura e quella di leader di partito", ha detto il capogruppo del Pdl, Fabrizio Cicchitto rivolto a Fini che presiedeva il dibattito sul Milleproroghe. "Ne convengo - ha replicato Fini - la situazione è istituzionalmente insostenibile".

Il voto sulla fiducia. La maggioranza richiesta era di 299, i votanti sono stati 596. I 309 voti che hanno approvato la fiducia sono inferiori alla metà più uno dei 630 deputati, che rappresenta la soglia minima per la maggioranza. Sono stati 34 i deputati assenti a vario titolo. Singolare il caso del leader di Idv, Antonio Di Pietro, che non ha fatto a tempo a votare ed ha protestato per la velocità della votazione stessa. Gli ha replicato il presidente di turno, Rocco Buttiglione (Udc), ricordando che aveva invitato i ritardatari e comunque chi volesse votare a farlo prima della dichiarazione di chiusura del voto.

Tensione in Aula. La tensione è cresciuta durante le dichiarazioni di voto finali. Nel momento in cui Antonio Di Pietro ha preso la parola, il rappresentante del governo, il ministro Renato Brunetta, ha lasciato la seduta. A quel punto, il presidente della Camera ha bloccato l'intervento del leader dell'Idv: "Non può proseguire - ha detto Fini - la seduta è sospesa fino a quando il governo non sarà presente in Aula". Uscito Brunetta, infatti, non c'era più alcun rappresentante del governo, essendo il sottosegertario Laura Ravetto in quel momento impegnata in una riunione del comitato ristretto per le politiche comunitarie. Alla ripresa dei lavori, rientrata la Ravetto in aula, Fini l'ha redarguita, invitandola a sedersi: "E la prego di riferire al ministro dei Rapporti con il Parlamento - ha aggiunto Fini - che è senza precedenti quello che sta accadendo oggi".
Successivamente, Di Pietro ha alzato i toni paragonando il governo italiano a "quello che sta a Tripoli". Nuovo intervento del presidente Fini che lo bacchetta: "Non può essere consentito in quest'Aula di paragonare un governo democraticamente eletto, per quanto possa essere avversato, a una feroce e spietata dittatura come quella di Gheddafi. In giornate come queste, credo che utilizzare termini corrispondenti alla realtà sia un dovere per tutti".

Milleproroghe 'ippopotamo'. Nel Decreto e nel maxiemendamento c'è di tutto: tassa di un euro sui biglietti del cinema, fondi al 5 per mille, foglio rosa per i motorini, slittamento delle multe per le quote latte (ma con meno fondi). Una delle ultime correzioni riguarda il divieto di incroci tv-stampa, abolito dal primo aprile salvo che non venga reiterato a parte con decreto della presidenza del consiglio. Nonostante i "tagli" della Camera seguiti ai rilievi del presidente della repubblica, il Milleproroghe uscirà dal Parlamento comunque abbastanza "ippopotamo", come l'ha definito lo stesso Silvio Berlusconi. Tra le cancellazioni annunciate dal ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, ci sono la norma che bloccava le demolizioni di case abusive in Campania e quella che consentiva di aumentare il numero di assessori a Roma e Milano.
Approvato dalla Camera, a partire dalle 18 il testo sarà già sul tavolo delle commissioni Affari costituzionali e Bilancio del Senato per consentire l'approdo e l'approvazione definitiva domani da parte del Senato.
Ecco in sintesi alcune delle principali misure varate e alcuni dei tagli della Camera

Salta Consob, Campidoglio, cambia incroci stampa-tv. Tagliola alla Camera. L'ultima modifica arrivata riguarda il divieto di incrocio stampa-tv: nella prima versione slittava al 31 dicembre 2012, ma il termine è stato riportato al 31 marzo prossimo. Salta anche la possibilità del Campidoglio di aumentare il numero di assessori. Stop all'assunzione per Provincia e la normativa per la riorganizzazione della Consob; via il 'salvamento' acquatico e la norma sugli immobili acquisti a seguito di esproprio per Roma. Salta la proroga  della Presidenza dell'Autorità di vigilanza sui contratti pubblici e la proroga delle concessioni dei contratti nella zona dell' Etna. Sull'anatocismo: si faranno salve le somme già versate.
Terremoto Abruzzo-Veneto. Si prevede la proroga della riscossione dei tributi al 31 dicembre 2011. Me è previsto anche lo slittamento della riscossione delle rate dei premi assicurativi al 31 ottobre 2011. La giornata della memoria per le vittime del sisma sarà il 6 aprile. Per il Veneto viene prorogata al 30 giugno la sospensione dei tributi. Inoltre le regioni colpite da calamità naturali potranno aumentare tributi e accise sui carburanti.
Fondi per alluvioni. Sono previsti finanziamenti per Liguria (45 milioni), Veneto (30 milioni), Campania (20 milioni) e ai comuni della provincia di Messina (5 milioni).
Stop tagliola precari. Non si applica fino a fine 2011 la 'tagliola' per impugnare i licenziamenti dei contratti a termine.
5 per 1000. In tutto 400 milioni che comprendono anche gli interventi (fino a 100 milioni) per i malati di Sla.
Cinema più caro. Dal primo luglio il biglietto costerà un euro in più. Escluse le sale parrocchiali.
Tre milioni a Scala e Arena Verona. Arrivano 3 milioni per la Scala e l'Arena di Verona.
Fondi editoria. Ripristinato in parte il taglio: 30 milioni per l'editoria e 15 milioni per radio e Tv locali.
Stop a sfratti fino a dicembre. Riguarda le categorie disagiate. Stop fino al 31 dicembre 2011.
Carta d'identità con l'impronta. L'impronta digitale dovrà essere inserita dal 31 marzo 2011.
Torna la social card. Ci sarà una fase sperimentale affidata agli enti caritativi. Fondo da 50 milioni.
Foglio rosa per moto e minicar. Arriverà dal 31 marzo 2011, ma la norma potrà essere rinviata a fine anno.
Fondo unico Università. Arrivano le risorse per il Fondo unico.
Sanatoria manifesto 'selvaggio': Riguarda le violazioni compiute dai partiti con manifesti politici. Basterà versare 1000 euro entro il 31 maggio di quest'anno.
Multe quote latte: Slitta di sei mesi il pagamento.
Ecobonus autotrasporto: Viene prorogato (30 milioni).
Più tempo per i proprietari delle case fantasma : C'è tempo fino al 30 aprile per sanare la situazione.
Banche e fondazioni.  Si prevede la proroga (2014) del termine entro il quale le fondazioni bancarie dovranno scendere sotto il tetto dello 0,5% nelle popolari. Inoltre Per rispondere meglio ai nuovi parametri di Basilea 3 le banche potranno usare in compensazione il credito d'imposta insieme alle attività immateriali e valori d'avviamento.
Fondi d'investimento. Si passa alla tassazione del maturato in capo ai sottoscritti delle quote.
Azionisti Parmalat. Agli azionisti non potrà andare più del 50% degli utili.
Poste in Banca Mezzogiorno. Poste potrà acquistare partecipazioni nella Banca per il Mezzogiorno. Si scorpora l'attività di bancoposta.
 

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