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Fnsi 18 Gen 2005

Ordine della Lombardia, esposto dell'Unione pensionati contro l'aumento delle quote d'iscrizione per il 2005

Ordine della Lombardia, esposto dell'Unione pensionati contro l'aumento delle quote d'iscrizione per il 2005

Ordine della Lombardia, esposto dell'Unione pensionati contro l'aumento delle quote d'iscrizione per il 2005

Il Gruppo lombardo dell’Unione Nazionale Giornalisti Pensionati ha presentato un esposto denuncia al ministro della Giustizia per chiedere l’annullamento della delibera dell’Ordine lombardo dei giornalisti che, prima di Natale, ha deciso l’aumento delle quote d’iscrizione 2005 da 100 a 110 euro. A detta del presidente dell’Ogl, Franco Abruzzo, tale aumento sarebbe giustificato dalla necessità di far quadrare il bilancio della scuola di giornalismo (IFG) in difficoltà finanziarie per i diminuiti contributi della Regione e della Comunità europea. Tuttavia, sostengono i pensionati lombardi, non si possono mescolare le carte e creare confusione: se ci sono difficoltà per la scuola di giornalismo esse vanno affrontate dicendo la verità sulla situazione e sulle prospettive a tutti i colleghi, non cercando vie di fuga illegittime. Infatti, la legge istitutiva dell’Ordine non consente a nessun Consiglio regionale, in nessun caso, di superare quanto determinato dall’Ordine nazionale in materia di quote d’iscrizione, ferme, anche per il 2005, ad un massimo di 100 euro (50 per i pensionati). Non essendo prevista, in materia, l’ipotesi di ricorso all’Ordine nazionale, l’Unione pensionati si è rivolta al ministro, cui compete l’alta vigilanza sui Consigli dell’Ordine, chiedendogli di intervenire per richiamare l’Ordine lombardo “all’osservanza degli obblighi ad esso imposti” ed imporgli l’annullamento della delibera illegittima e, qualora “persista nel violarli” lo sciolga, provvedendo al suo commissariamento ed alla convocazione di nuove elezioni. Il Gruppo Lombardo Giornalisti Pensionati ha contemporaneamente inviato una diffida alla S.p.A. Esatri (incaricata dall’Ordine lombardo di riscuotere le quote) affinché non esegue disposizioni contrarie alla legge ed agli interessi degli iscritti all’Ordine.

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