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Associazioni 18 Nov 2009

Ordine e Assostampa romana sconcertati per la "Mancata messa in onda su La7 del servizio di Silvia Resta dal titolo "La trattativa"

Il presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio, Bruno Tucci, e il segretario dell’Associazione Stampa Romana Paolo Butturini esprimono sconcerto per la vicenda della mancata messa in onda su La7, lunedì sera, del servizio "La trattativa" di Silvia Resta.

Il presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio, Bruno Tucci, e il segretario dell’Associazione Stampa Romana Paolo Butturini esprimono sconcerto per la vicenda della mancata messa in onda su La7, lunedì sera, del servizio "La trattativa" di Silvia Resta.

 Quelle che non comprendiamo, fatto salvo i diritti del direttore Antonello Piroso sanciti dall’articolo 6 del Cnlg, sono le modalità della decisione, presa a poche ore dalla messa in onda del servizio, con motivazioni che ledono l’immagine e la professionalità di una collega che da anni si occupa di cronaca giudiziaria ed è universalmente stimata come professionista di grande equilibrio e provata esperienza. A quanto afferma il Cdr, né la curatrice Paola Palombaro, né Pina Debbi, vicedirettore responsabile del settimanale "Reality", né lo stesso Piroso hanno esternato alla collega le criticità per le quali si riteneva opportuno non mandare in onda l’inchiesta. In un momento in cui la libertà di informazione è accerchiata e messa a rischio da iniziative politiche, legislative e da autocensure, non è accettabile che un direttore di testata si esponga al dubbio di voler censurare un servizio su una materia così importante per la convivenza democratica come i rapporti fra Stato e Mafia. Invitiamo il direttore Antonello Piroso, nella sua autonomia, a riconsiderare la decisione e, una volta superate le criticità da lui evidenziate, a mandare in onda l’inchiesta nella prima trasmissione raggiungibile.

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