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Parlamento 03 Dic 2008

Parte una battaglia bipartisan, in Senato per ottenere dal governo il ripristino delle risorse per i giornali no profit e di partito tagliate dal decreto legge 112

Parte una battaglia 'multipartisan' (come e' stata definita oggi) affinche' siano ripristinate le risorse per i giornali no profit e di partito tagliate dal decreto legge 112, il cosiddetto decreto Tremonti: a presentarla al Senato un fronte trasversale che va dal Partito Democratico al Popolo della Liberta', dall'Idv di Di Pietro alla Lega di Umberto Bossi, oltre a tutte le sigle sindacali, i Comitati di Redazione, l'associazionismo con Mediacoop e Articolo 21 in prima fila e, ovviamente, la Federazione Nazionale della Stampa.

Parte una battaglia 'multipartisan' (come e' stata definita oggi) affinche' siano ripristinate le risorse per i giornali no profit e di partito tagliate dal decreto legge 112, il cosiddetto decreto Tremonti: a presentarla al Senato un fronte trasversale che va dal Partito Democratico al Popolo della Liberta', dall'Idv di Di Pietro alla Lega di Umberto Bossi, oltre a tutte le sigle sindacali, i Comitati di Redazione, l'associazionismo con Mediacoop e Articolo 21 in prima fila e, ovviamente, la Federazione Nazionale della Stampa.

Un'offensiva che ha gia' prodotto un primo importante risultato con il ripristino del diritto soggettivo ai contributi e che riparte ora dagli emendamenti alla Finanziaria per scongiurare una inevitabile crisi per la complessa galassia dei giornali di partiti. Emendamenti la cui discussione dovrebbe iniziare gia' da domani in commissione Bilancio di palazzo Madama. ''Sono stati presentati - ha annunciato Vincenzo Vita del Pd - gli emendamenti per il ripristino dei fondi dell'editoria tagliati in maniera draconiana dal decreto 112. Sono tante le testate che rischiano di chiudere, basti pensare a quelli cooperativi, ai numerosi fogli locali, ai giornali di partito. La speranza ora e' che il governo li voglia accogliere. Noi condurremo una battaglia senza respiro perche' questo e' un capitolo che riguarda la democrazia e la liberta'''. Il senatore del Partito Democratico Luigi Lusi ha sottolineato la convergenza da destra a sinistra sull'esigenza di garantire i fondi, un segnale chiaro al governo. In piu', ha detto, gli emendamenti hanno adeguata copertura finanziaria. Tanti gli interventi tutti di questo tenore come quello del senatore della Lega Roberto Mura, gia' direttore generale della Padania: ''Occorre dare tranquillita' a un settore importante per la democrazia''. Elio Lannutti dell'Idv ha portato la solidarieta' di Di Pietro e l'impegno del proprio partito, mentre Roberto di Giovampaolo (Pd) ha sviluppato un intervento che ha toccato temi importanti come il precariato, la vicenda di La7 e quella di Telecom. Enrico Morando, anche lui del Partito Democratico, ha auspicato un confronto con il governo e la maggioranza senza escludere misure compensative. Sul tavolo c'e' infatti la necessita' di fare ordine tra le innumerevoli testate che avrebbero accesso ai fondi. Ultimo a prendere la parola Franco Siddi, segretario della Fnsi: ''Questa emergenza va affrontata ma quello che e' certo e' che noi non possiamo piu' sopportare tagli''. Siddi ha raccolto la solidarieta' dei partecipanti per il contratto nazionale di lavoro dei giornalisti e, dal palco, ha detto: ''Il rinnovo o meno del contratto di lavoro dipende oramai dalla riflessione e dalle scelte che vorra' fare la Fieg''. (ANSA)

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