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La presentazione della Dichiarazione a Belgrado (Foto: Miroslav Dragojević via danas.rs)
Internazionale 06 Ott 2017

Serbia: media, giornalisti e società  civile firmano la Dichiarazione 'Per la libertà  di stampa'

'Per la libertà  di stampa, non c'è altra scelta'. Inizia così il manifesto firmato a Belgrado da decine di rappresentanti di media, organizzazioni di giornalisti e società  civile per protestare contro l'oscurantismo mediatico in atto nel Paese. Ecco la notizia pubblicata dall'Osservatorio Balcani e Caucaso.

di Nicole Corritore

Oltre 150 fra testate giornalistiche e organizzazioni della società civile della Serbia il 28 settembre scorso avevano partecipato ad un'iniziativa per denunciare le pressioni sui media nel paese, oscurando le loro pagine web e uscendo in edicola con la scritta in nero #StojimoUzVranjske (dalla parte di Vranjske), mentre radio e canali televisivi avevano trasmesso i contenuti della campagna.

La campagna è nata a sostegno di "Vranjske Novine", giornale che in 23 anni dalla sua esistenza ha pubblicato 1.069 numeri e che dal 16 settembre non esiste più, ma in generale per denunciare il clima di oscurantismo mediatico che colpisce i mezzi di informazione e per lanciare un segnale d’allarme sulla grave situazione in cui versa la libertà di stampa in Serbia.

La protesta del 28 settembre non si è fermata e ieri 5 ottobre a Belgrado, nell'anniversario della manifestazione di migliaia di cittadini che nel 2000 decretò la fine del regime di Slobodan Milošević, presso il centro culturale Dorćol Plat si sono riunite più di 100 persone tra rappresentanti di media, organizzazioni di giornalisti e della società civile per firmare il "Proglas za slobodu medija" (La dichiarazione per la libertà di stampa).

"Izbor više ne postoj" (Non c'è altra scelta). Inizia così la dichiarazione che rappresenta, come sottolineato dal gruppo organizzatore "Per la libertà dei media", composto da oltre 150 realtà, «l'inizio di una battaglia comune contro l'oscurantismo mediatico in Serbia».

Vukašin Obradović, proprietario e redattore del settimanale "Vranjske Novine", il quale alla chiusura del giornale aveva cominciato lo sciopero della fame, ieri sera ha rivolto un appello accorato al paese: «Tutti i cittadini devono dire se sono con noi o se vogliono vivere nel buio mediatico. La nostra meta e i nostri obbiettivi sono per i cittadini (...) Abbiamo fatto il primo passo, penso riusciremo a far diventare la Serbia un luogo decente in cui vivere».

PER APPROFONDIRE

Il testo della Dichiarazione "Per la libertà di stampa" in Serbia è consultabile (in italiano) sul sito web dell'Osservatorio Balcani e Caucaso, che partecipa alla campagna fin dal 28 settembre. La campagna si può seguire tramite la pagina Facebook e gli hashtag #StopMedijskomMraku (Stop all’oscuramento dei media), #ZaSloboduMedija (Per la libertà dei media) e  #StojimUzVranjske (Dalla parte di Vranjske), mentre le adesioni vengono raccolte via mail: stojimuzvranjske@gmail.com.

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