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Governo 08 Nov 2011

Siddi: “Più rigore nell’accertare notizie Soprattutto quando incidono sui mercati'

La situazione attuale ''chiede a tutti di essere ancora più rigorosi sull'accertamento dei fatti, soprattutto quando incidono sui mercati''. Lo ha detto oggi il segretario della Fnsi, Franco Siddi, commentando le polemiche relative alle notizie, apparse ieri, sulle dimissioni del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.

La situazione attuale ''chiede a tutti di essere ancora più rigorosi sull'accertamento dei fatti, soprattutto quando incidono sui mercati''. Lo ha detto oggi il segretario della Fnsi, Franco Siddi, commentando le polemiche relative alle notizie, apparse ieri, sulle dimissioni del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.

''Nel tempo reale - ha aggiunto, a margine di un convegno all'Università di Trieste - c'è il rischio che prevalgano i rumours''. (TRIESTE 8 NOVEMBRE - ANSA) IL CAV. SI DIMETTE? GIALLO GOLA PROFONDA CHE LO ANNUNCIA
SOSPETTI SU CROSETTO CHE PRIMA NEGA POI SI PENTE E CONFESSA

Una giornata convulsa che ha visto rincorrersi voci e smentite sulle dimissioni di Silvio Berlusconi, con la Borsa e lo Spread sull'ottovolante. In quanto è accaduto un ruolo di primo piano l'hanno svolto proprio i giornali (e giornalisti) amici del premier, con Giuliano Ferrara (direttore del Foglio) e Franco Bechis (vicedirettore di Libero) che in mattinata hanno diffuso la notizia, poi raddrizzata in corsa, di imminenti dimissioni di Berlusconi. In particolare, Bechis su twitter dava per certo l'evento (''domattina si dimette''), e per corroborare la notizia pubblicava parte del colloquio avuto con un alto dirigente del Pdl il quale peraltro bollava come ''testa di cazzo'' il premier. Una voce contraffatta, quella proposta da Bechis, che ha prodotto un impazzimento generale dei siti tutti impegnati nella caccia all'informatore per svelarne l'identità. Il giallo è andato avanti tutto il giorno, poi il sito dell'Unita ha fatto sapere che ''decrittando l'audio, l'accento piemontese dell'alto dirigente del Pdl tradiva la voce di Guido Crosetto''. Rincorso da mezzo mondo il sottosegretario alla Difesa si è schermito, ha negato di essere lui 'mister X'. Ma alla fine non ha retto al ''peso'' e ha confessato. La sua preoccupazione - ha riferito Crosetto - era quella di non ferire Berlusconi: ''gli sono affezionato e gli voglio bene'', ha detto. Nel pomeriggio però, il sottosegretario aveva negato, spiegando che quel modo di parlare non è nel suo stile: ''Per quanto riguarda il termine iniziale, che è l'unica cosa rilevante della telefonata – aveva affermato - normalmente quando parlo di qualcuno con cui sono arrabbiato uso il termine 'testa di siluro'. Anche se è un amico. Se poi si continuerà a dire che sono io, me ne farò una ragione perché tutto sommato, come 'intercettazione' non fa nemmeno troppo scalpore''. 
C'è stato anche chi ha rivolto una sorta di appello a Bechis affinché svelasse il nome dell'informatore responsabile di aver terremotato la borsa. È Aldo di Biagio di Fli. ''A mandare in altalena i mercati, facendo guadagnare alcuni e perdere altri, non è stato direttamente Bechis - ha osservato Di Biagio – ma il suo informatore. A questo punto il vice-direttore di Libero dovrebbe dire chi è il 'sosia' del sottosegretario Crosetto''.
In serata Bechis è intervenuto per 'liberare' Crosetto dalla catena del sospetto: ''Le illazioni sul sottosegretario alla Difesa Guido Crosetto sono del tutto prive di fondamento''. Poi però la confessione di Crosetto che con l'occasione ha mandato a dire a Bechis che il suo comportamento non gli è piaciuto: ''La cosa incomprensibile è che un amico ti registri e mandi in web una telefonata privata nella quale parli in libertà e relax. Non mi sono mai piaciute le intrusioni nella privacy di nessuno''. (ROMA, 7 NOVEMBRE -  ANSA)  

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