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Governo 19 Giu 2009

Siddi su dichiarazioni di Berlusconi: "I giornalisti non sono dei disgraziati ma operatori di una funzione democratica essenziale"

“Ci spiace che qualche volta ci sia da vergognarsi per l’Italia. I giornalisti, come tutti, possono fare i loro errori. Ma che abbiano da vergognarsi come categoria non ci stiamo. Così come non si stiamo che siano da considerare “spioni”o “disgraziati”.

“Ci spiace che qualche volta ci sia da vergognarsi per l’Italia. I giornalisti, come tutti, possono fare i loro errori. Ma che abbiano da vergognarsi come categoria non ci stiamo. Così come non si stiamo che siano da considerare “spioni”o “disgraziati”.

Dal Presidente del Consiglio, come tutti gli italiani, ci aspettiamo senso della misura e non sorprese in senso contrario. Si può comprendere tutto ma non si può capire perché anziché limitarsi a smentire con chiarezza – se ha da smentire - notizie pubblicate dai giornali debba ogni volta, come è capitato oggi in diretta televisiva, lanciare invettive per criminalizzare un’ intera categoria, la cui funzione democratica è cosa ben nota ed essenziale, come in altre circostanze, di serenità e successo, lo stesso on.le Berlusconi aveva voluto sottolineare. A meno che non voglia ulteriormente smentire anche questo con invettive a getto continuo. Vorremmo finalmente una sfida sui contenuti della politica e dell’informazione e non più sugli insulti da parte di nessuno. E comunque l’Ordine dei Giornalisti, a cui si è invocato correttamente il portavoce del Presidente del Consiglio, avrà l’opportunità di fare chiarezza e di rimettere ogni casella al suo posto. E se ci sarà stato un eccesso o una mancanza deontologica di qualche giornalista, solo allora si potranno giudicare diversamente le cose. Ma anche in quel caso gli insulti non saranno la via maestra”.

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