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Associazioni 03 Lug 2017

Trentino Tv, sindacato regionale e Fnsi: «Contributi nonostante le irregolarità . La Provincia chiuda presto l'ispezione»

Dopo la denuncia dei rappresentanti dei giornalisti e la replica dell'editore, il sindacato, «ribadendo la propria posizione, rimane in attesa di atti ufficiali della Provincia Autonoma di Trento, titolare della delega statale sugli ammortizzatori sociali, e del ministero del Lavoro.

«Da un lato la Provincia Autonoma di Trento rileva attraverso il suo ispettorato del lavoro irregolarità nel contratto di solidarietà febbraio/dicembre 2016 a Get/TrentinoTv; dall'altro si appresta a concedere alla stessa emittente, che ad inizio 2017 ha licenziato in tronco tre giornalisti, di cui uno riassunto, 70.000 euro di contributi in base alla legge di sostegno all'informazione locale». Lo denunciano, in una nota, il Sindacato dei giornalisti del Trentino Alto Adige e la Federazione Nazionale della Stampa Italiana.

«Appare incomprensibile – proseguono i rappresentanti dei giornalisti – come, a sei mesi dalla conclusione del Contratto di solidarietà, l'ispettorato del lavoro ed il servizio lavoro della Provincia Autonoma di Trento non abbiano ancora concluso la fase ispettiva, per la mancanza di documentazione da parte di Get/TrentinoTv, ricordando che il servizio ispettivo ha tutti i poteri per acquisire la documentazione mancante».

Nello stesso tempo, Sindacato regionale e Fnsi «chiedono formalmente alla Provincia in tutte le sue articolazioni di congelare tutti i contributi diretti e indiretti fin tanto che non venga sanata questa situazione che ha messo in grave difficoltà economica i lavoratori».

L'appello pubblico fa seguito alla richiesta di incontro urgente al Gruppo Editoriale Trentino S.r.l., editore di Get/TrentinoTv, rimandato al 24 luglio, anche in virtù di quanto stabilito con l’intesa del 13 marzo 2017, «per discutere e valutare – spiega il sindacato – lo stato attuale delle procedure relative al pagamento dell’indennità di solidarietà, non ancora corrisposta ai giornalisti; e ciò anche in relazione a quanto concordato al punto 6) della predetta intesa, che, allo stato, rimane insoddisfatta».

Il Sindacato regionale dei giornalisti e la Fnsi, infine, «invitano la Provincia Autonoma di Trento, proprio grazie alla delega sugli ammortizzatori sociali, a voler chiudere al più presto la pratica ispettiva e di conseguenza a sollecitare il ministero del Lavoro, ancora in attesa della documentazione trentina, a liquidare l'integrazione al reddito ai giornalisti di Get/TrentinoTv, se l'emittente ha diritto al Contratto di solidarietà. Se invece risultasse non averne diritto il Sindacato regionale dei giornalisti e la Fnsi sosterranno legalmente i giornalisti nel far valere i loro diritti», conclude la nota.

Nota a cui ha fatto poi seguito un comunicato dell’editore dell’emittente locale e una controreplica del sindacato in cui l’Assostampa del Trentino Alto Adige, d'intesa con la Fnsi, ribadendo la propria posizione, precisa di rimanere in attesa di atti ufficiali della Provincia Autonoma di Trento, titolare della delega statale sugli ammortizzatori sociali, e del ministero del Lavoro.

La replica dell’editore di Trentino Tv, Graziano Angeli
È con triste rammarico che apprendo, da una nota del Sindacato dei giornalisti della Regione Trentino Alto Adige e riportata dalla stampa locale, di essere indicato come unica causa del ritardo del pagamento, ai dipendenti di Trentino Tv, delle indennità di solidarietà previste dal contratto Cds, in essere nella mia azienda nel corso del 2016.
Constato inoltre con dispiacere che il sindacato, anziché adoperarsi fattivamente per velocizzare le procedure all’Ispettorato del Lavoro della Provincia Autonoma di Trento e al competente Ministero del Lavoro, suggerisce alla Provincia di congelare i contributi previsti dalla legge a sostegno dell’emittenza locale, creando un ulteriore danno all’azienda e conseguentemente ai dipendenti stessi.
Preciso che da parte mia è stata fornita tutta la documentazione richiesta, che non mi risulta nessuna irregolarità nel contratto di solidarietà e quindi, se vi sono ritardi, questi sono unicamente dovuti alla procedura burocratica di cui non ho alcuna responsabilità.
Confermo infine la mia solidarietà ai dipendenti che aspettano da mesi le indennità dovute.

@fnsisocial

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