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Giornalisti 06 Apr 2016

Vatileaks, la Fnsi vicina ai giornalisti Nuzzi e Fittipaldi. Lorusso: «Non si può processare il diritto di cronaca»

«Anche i giudici vaticani rispettino i principi in tema di libertà  di stampa sanciti dalla Corte europea dei diritti dell'Uomo». Questa la richiesta dei giornalisti riuniti fuori dalle mura della Sante Sede ad aspettare l'arrivo dei colleghi Gianluigi Nuzzi ed Emiliano Fittipaldi, sotto processo per il lavoro svolto sul caso “Vatileaks”. «In nessuno Stato di diritto si può mettere alla sbarra il diritto di cronaca», ha detto il segretario Raffaele Lorusso.

Anche il Vaticano rispetti i principi in tema di libertà di stampa sanciti dalla Corte europea dei diritti dell’Uomo. Questa la richiesta dei giornalisti riuniti questa mattina, 6 aprile 2016, fuori dalle mura della Sante Sede ad aspettare l’arrivo dei colleghi Gianluigi Nuzzi ed Emiliano Fittipaldi, sotto processo per i lavoro svolto sul caso “Vatileaks”.
«Il diritto di cronaca non si può processare – ha risposto il segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso, ai cronisti che gli chiedevano il senso della partecipazione della Federazione della stampa al presidio a sostegno di Nuzzi e Fittipaldi –. Né si può pensare di intimidire i giornalisti che fanno il loro lavoro tenendo la schiena dritta con la minaccia del carcere, tanto in Italia quanto in qualunque Paese che ambisce a essere considerato democratico, ma anche solo civile».
«La questura di Roma ha negato l’autorizzazione a svolgere questa manifestazione – ha poi spiegato Lorusso – ma noi, pur rispettando le disposizioni di legge, abbiamo ritenuto di dover ribadire la nostra idea di questo processo: un processo ingiusto e sbagliato perché mette alla sbarra i giornalisti e il diritto di cronaca e questo non può accadere in nessuno Stato di diritto».
«Siamo contro i bavagli alla libertà di informare, lo siamo sempre stati e sempre e dovunque lo saremo. Ci appelliamo al Pontefice perché intervenga per porre fine a questo processo contro la libertà di stampa», ha ribadito il presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti, rilanciando la richiesta avanzata dalla portavoce di Articolo21, Elisa Marincola.
Al presidio, oltre a Fnsi, Usigrai e Articolo21, erano presenti anche rappresentanti dell’Ordine dei giornalisti di Roma e del mondo dell’associazionismo, con i giornalisti del comitato “No Bavaglio”, del gruppo “Pressing” e di Moveon.

Vatileaks: Fnsi a questura, mandanti presidio siamo noi

"La Questura di Roma, contraddicendo se stessa, ha annunciato stamane di non aver mai negato l'autorizzazione alla iniziativa di solidarietà con i giornalisti Gianluigi Nuzzi e Emiliano Fittipaldi. Qualche ora dopo la medesima Questura ha comunicato di aver identificato alcuni giornalisti, dirigenti di Articolo 21 e dell'Ordine del Lazio, per aver partecipato ad una manifestazione 'non autorizzata'". Lo ricordano, in una nota, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, segretario generale e presidente della FNSI, aggiungendo che "ad di là delle versioni contraddittorie e contrastanti, resta il fatto che non si è svolta alcuna manifestazione, ma una testimonianza di solidarietà civile e composta nei confronti di due colleghi  imputati nel processo Vatileaks. Se la Questura o chiunque altro vuole comunque individuare dei mandanti può rivolgersi serenamente alla Fnsi: saremo lieti di comunicare loro le nostre generalità e di fornire tutti i chiarimenti necessari. Contestualmente chiederemo un incontro al ministro dell'Interno per chiedere a lui come è possibile che accadano simili episodi". (Ansa - Roma, 6 aprile 2016)

Vatileaks: Fnsi, Alfano spieghi su giornalisti identificati polizia
"Chiederemo un incontro al ministro dell'Interno per chiedere a lui come è possibile che accadano simili episodi". Lo affermano in una nota Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, segretario generale e presidente della Fnsi, a proposito dell'identificazione questa mattina da parte di agenti della Questura di Roma di giornalisti, dirigenti di Articolo 21 e dell'Ordine del Lazio, per aver partecipato ad una manifestazione 'non autorizzata'. La manifestazione in questione era di solidarietà a Gianluigi Nuzzi ed Emiliano Fittipaldi, imputati nel processo VatiLeaks in corso nel Tribunale vaticano. "La Questura di Roma, contraddicendo se stessa - dice la Fnsi in una nota - ha annunciato stamane di non aver mai negato l'autorizzazione alla iniziativa di solidarietà con i giornalisti Nuzzi e Fittipaldi. Qualche ora dopo la medesima Questura ha comunicato di aver identificato alcuni giornalisti. Ad di là delle versioni contraddittorie e contrastanti, resta il fatto - dicono ancora Lorusso e Giulietti - che non si è svolta alcuna manifestazione, ma una testimonianza di solidarietà civile e composta nei confronti di due colleghi imputati nel processo Vatileaks. Se la Questura o chiunque altro vuole comunque individuare dei mandanti può rivolgersi serenamente alla Fnsi: saremo lieti di comunicare loro le nostre generalità e di fornire tutti i chiarimenti necessari". (Agi - Roma, 6 aprile 2016)

Vatileaks: denunciati manifestanti Articolo 21,"omesso preavviso"
Alcuni manifestanti che avevano aderito stamattina al sit-in promosso da Articolo 21 in Vaticano per manifestare solidarietà ai giornalisti Nuzzi e Fittipaldi nel giorno della ripresa del processo Vatilieaks sono stati denunciati da agenti della Polizia di Stato, in servizio per l'udienza del Papa. Lo rende noto un comunicato della Questura. I poliziotti hanno identificato alcuni partecipanti alla manifestazione nell'area del Vaticano interessata a massime misure di sicurezza e sull'episodio, documentato dalla Polizia Scientifica, sarà inviata un'informativa all'autorità giudiziaria. (Agi - Roma, 6 aprile 2016) 

Vatileaks: sit-in protesta Fnsi e Articolo 21, no a bavagli

Sit-in di protesta questa mattina in favore della libertà di stampa davanti al Vaticano nonostante il divieto di ieri della questura. Le associazioni Articolo 21 e la Fnsi hanno messo in piedi un presidio con striscioni a favore del diritto di cronaca: "Il diritto di cronaca non si processa - è la scritta - #nobavaglio".
"Ci è stato impedito di fare questa manifestazione - ha spiegato Raffaele Lorusso -: siamo rispettosi comunque delle disposizioni di legge, ma riteniamo che sia un processo ingiusto e sbagliato, un processo-farsa, perché è un processo ai giornalisti e al diritto di cronaca che non ha cittadinanza in nessuno stato di diritto".
Al presidio improvvisato davanti all'ingresso del Perugino ha partecipato anche Giuseppe Civati con il suo gruppo parlamentare Possibile: "Siamo qui per esprimere vicinanza ai giornalisti Gianluigi Nuzzi ed Emiliano Fittipaldi. Ci dispiace vedere che in Italia c'è qualcosa che non va a livello di libertà di stampa quando si affrontano questioni attinenti la chiesa o il Vaticano, come avviene per questo processo, come è avvenuto di recente anche per la stipula dell'accordo fiscale tra Italia e Vaticano, così come per l'8x1000. La vicenda di questo processo è rimasta molto emarginata nel dibattito italiano, mentre meriterebbe più attenzione anche dalla politica oltre che dal sistema dell'informazione".
"C'è una forma di freddezza da parte della politica quando si parla di queste cose - ha aggiunto - vorrei vedere un po' più di liberali in difesa della laicità, dello Stato e delle libertà fondamentali". (Ansa - Roma, 6 aprile 2016)

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