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Un momento dell'incontro
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Associazioni 23 Mar 2021

Arzano, Fnsi e Sugc incontrano i giornalisti minacciati Mimmo Rubio e Giuseppe Bianco

I rappresentanti del sindacato ricevuti dalla commissione straordinaria guidata dal viceprefetto Gabriella D'Orso. Giulietti: «Chiederemo all'Osservatorio del Viminale e al Comitato istituito presso la commissione Antimafia di tenere una riunione proprio qui». Silvestri: «Adesso i gruppi criminali utilizzano strumenti della comunicazione per delegittimare e colpire chi li ostacola».

Il presidente della Federazione nazionale della Stampa italiana, Giuseppe Giulietti e i vertici del Sindacato unitario giornalisti della Campania, rappresentanti dal segretario regionale Claudio Silvestri, dalla vicesegretaria Roberta De Maddi e dalla segretaria provinciale di Caserta, Antonella Monaco, sono stati oggi, 23 marzo, ad Arzano per incontrare i giornalisti Mimmo Rubio e Giuseppe Bianco, più volte minacciati per le loro inchieste sul Comune a nord di Napoli. I rappresentanti del sindacato dei giornalisti sono stati ricevuti dalla commissione straordinaria, guidata dal viceprefetto Gabriella D'Orso alla quale è stata portata la solidarietà per le minacce subite proprio per l'attività svolta al Comune di Arzano.

«Troppo spesso i giornalisti che finiscono nel mirino nei piccoli territori di provincia sono dei precari, non hanno alle spalle grandi aziende editoriali che possano supportarli. Per questo è fondamentale stare al loro fianco», ha detto Giulietti. «Arzano, come molte zone dell’area metropolitana di Napoli e del Casertano – ha aggiunto – sono territori ad altissima densità criminale che meritano una attenzione particolare da parte dello Stato. Sono convinto che sia necessario dare un segnale. Per questo chiederemo sia all'Osservatorio sui cronisti minacciati del ministero dell'Interno, sia al Comitato appositamente istituito presso la commissione Antimafia di tenere una riunione proprio qui».

Per il segretario del Sugc, Claudio Silvesti, «i gruppi criminali utilizzano adesso strumenti della comunicazione, come i social, per delegittimare e colpire chi li ostacola. Il ruolo dei giornalisti in questa battaglia è importante sia per denunciare l'incrocio tra amministrazione pubblica e malaffare sia per arginare, attraverso un attento lavoro di verifica, il flusso di informazioni false e pericolose».

Il coordinatore del Comitato Antimafia per la tutela dei giornalisti minacciati, Walter Verini, ha già dato la disponibilità per una riunione sul territorio da concordare con il sindacato dei giornalisti.

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