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Intercettazioni 29 Nov 2012

Complotto mediatico? No, fonti fiduciarie del giornalista

“Stupisce non poco l’iniziativa del sostituto procuratore  Giuseppe Scelsi, persona querelante  nel procedimento contro alcuni giornalisti di Bari Sera, de Il Giornale e di Panorama, denunciati per un presunto complotto mediatico ai suoi danni, risoltosi con proposta di archiviazione da parte della Procura di Lecce, che chiede ora siano acquisite ‘le celle occupate dalle utenze dei colleghi’ nell’imminenza degli articoli contestati.

“Stupisce non poco l’iniziativa del sostituto procuratore  Giuseppe Scelsi, persona querelante  nel procedimento contro alcuni giornalisti di Bari Sera, de Il Giornale e di Panorama, denunciati per un presunto complotto mediatico ai suoi danni, risoltosi con proposta di archiviazione da parte della Procura di Lecce, che chiede ora siano acquisite ‘le celle occupate dalle utenze dei colleghi’ nell’imminenza degli articoli contestati.

Nel pieno rispetto della magistratura, il Sindacato dei giornalisti – la Fnsi e l’Associazione Stampa della Puglia – considerano molto delicata questa iniziativa per il fatto che il controllo delle fonti fiduciarie del giornalista rappresenta una violazione della legge che tutela il segreto professionale. Senza entrare nel merito del contenzioso in atto tra il Dr. Scelsi e i colleghi D’Arenzo (BariSera), Amadori (Panorama), Malpica e Chiocci (Il Giornale), il Sindacato dei giornalisti rileva che un eventuale controllo delle fonti per richiesta di parte non è in linea con quanto previsto dalla legge professionale.
Peraltro, nel caso specifico, ove vi fossero fondati convincimenti di violazioni deontologiche da parte dei professionisti, la competenza dell’Ordine professionale in materia è chiara e potrebbe risultare utile, quindi, a risolvere i problemi.”

@fnsisocial

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