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Fnsi 11 Gen 2004

Ferrovie: quattro licenziati per avere aiutato la troupe di "Report" Trenitalia: "Violate le norme di sicurezza per facilitare le riprese" Gabanelli: "E' un atto initimidatorio" La giornalista citata per danni da Trenitalia che c

Ferrovie: quattro licenziatiper avere aiutatola troupe di "Report"Trenitalia: "Violate le normedi sicurezzaper facilitare le riprese"Gabanelli: "E' un atto initimidatorio"La giornalista citata per danni da Trenitalia che chiede26 milioni di euro

Ferrovie: quattro licenziati
per avere aiutato
la troupe di "Report"
Trenitalia: "Violate le norme
di sicurezza
per facilitare le riprese"
Gabanelli: "E' un atto initimidatorio"
La giornalista citata per danni da Trenitalia che chiede
26 milioni di euro

È giunta nei giorni scorsi la raccomandata con la lettera di licenziamento per il macchinista di Savona, sottoposto ad indagine da Trenitalia con altri tre ferrovieri che collaborarono con la troupe televisiva di 'Report', la trasmissione di Rai 3 che il 7 ottobre denunciò la carenza di sicurezza delle ferrovie italiane. La missiva, datata 2 gennaio, arriva direttamente dalla sede centrale di Trenitalia e mette nero su bianco «licenziamento per giusta causa». I quattro sono accusati di aver violato le norme di sicurezza durante le riprese. Gli altri ferrovieri licenziati sono un capotreno di Imperia che dipende dal compartimento di Genova, un macchinista di Alessandria e un capotreno di Acqui, entrambi del compartimento di Torino. Dei quattro licenziati, tre sono iscritti alla Cgil e alla Cisl. «Un'azione del genere è davvero singolare - commenta il segretario generale della Fit-Cisl Liguria e coordinatore dei ferrovieri, Mario Pino - È quanto mai strano che Trenitalia attacchi persone con alta professionalità, molti anni di lavoro alle spalle e proprio sulla sicurezza, mentre per ogni ferroviere la sicurezza dei passeggeri viene sempre al primo posto». Per il caso del macchinista savonese le riprese furono fatte il 10 luglio e andarono in onda martedì 7 ottobre alle 20,50. Il servizio 'Puntuale come un treno' era firmato da Giovanna Corsetti e Sandro Tomà e raccoglieva testimonianze anonime e criptate di diversi lavoratori e riprese fatte dalle locomotive. «Il 16 ottobre l'azienda ha avvertito di aver dato mandato ai legali di studiare eventuali passi volti alla tutela dell'immagine dell'azienda e la correttezza dell'informazione - continua Pino - ma non si accennava alla sicurezza. Invece il primo dicembre è arrivata la lettera in cui Trenitalia contestava il fatto che la sicurezza sarebbe stata messa in pericolo», in quanto il macchinista avrebbe fatto rallentare il treno per permettere alle telecamere di riprendere meglio un tratto poco sicuro. «Il macchinista a dicembre rispose per scritto che si era limitato a condurre il treno, mentre il secondo di macchina faceva il suo dovere - conclude Pino - Ora il licenziamento». Fit-Cisl e Filt-Cgil in giornata incontreranno, insieme ai lavoratori licenziati, i rispettivi legali per mettere a punto la strategia difensiva. (ANSA). «Un atto intimidatorio». Così Milena Gabanelli definisce l'azione di Trenitalia che oltre al licenziamento di tre ferrovieri e un macchinista per aver violato le norme di sicurezza durante le riprese di una puntata di 'Report', ha citato l'autrice e conduttrice del programma per danni per 26 milioni di euro. «Mi difenderò - sottolinea la Gabanelli - nelle sedi competenti. Si possono non condividere tante cose, il taglio di un programma, ma quello che è stato trasmesso erano fatti, non opinioni. Nella citazione che mi è stata fatta non vengono contestate le immagini mostrate ma il tono allarmistico per cui le ferrovie avrebbero avuto un danno di immagine». Sul banco degli imputati la puntata di Report andata in onda su Raitre il 7 ottobre alle 20.50 in cui veniva denunciata la carenza di sicurezza delle ferrovie italiane. Le riprese del programma furono fatte il 10 luglio. «I ferrovieri non hanno violato - dice la Gabanelli - nessuna norma di sicurezza. L'autrice del pezzo, Giovanna Corsetti, è entrata in cabina. Le porte erano aperte come è normale che sia d'estate, con 40 gradi. Entrano perfino i passeggeri a chiedere informazioni. Il personale non ci ha invitato ad entrare, siamo entrati e basta, facciamo il nostro mestiere. Il macchinista non è mai stato distratto dal suo lavoro. Abbiamo parlato con il capotreno». Con la nuova serie di 'Report' sottolinea la Gabanelli «torneremo in onda a fine febbraio e quanto prima, quando avremo elementi per farlo, torneremo su questa questione». (ANSA).

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